La sopravvivenza dei cioccolatini in un reparto ospedaliero

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Un'interessante ricerca è stata appena pubblicata sul prestigioso British Medical Journal.

Un gruppo di ricercatori britannici ha studiato le modalità di consumo dei cioccolatini in un reparto ospedaliero.

E’ stato realizzato uno studio osservazionale prospettico multicentrico che ha riguardato quattro reparti di degenza (due medicine, una emato-oncologia ed una chirurgia) in tre diversi ospedali nel Regno Unito nell’ agosto 2013.

Gli Autori hanno lasciato due scatole da 350 grammi di cioccolatini alle 10 del mattino in ogni reparto nella posizione dove vengono abitualmente lasciati dai degenti o parenti in regalo, contenenti in totale 258 cioccolatini di note marche.

L'osservazione in media è durata 254 minuti. La sopravvivenza media di un cioccolatino e’ risultata essere 51 minuti! ( da un minimo di 39 ad un massimo di 63).

Il modello statistico del consumo è risultato essere non lineare con una iniziale consumo più rapido e progressivamente più lento con il passare del tempo. Entro 99 minuti (emivita)il 50% dei cioccolatini è stato mangiato.

Il tempo medio trascorso dalla comparsa della scatola alla sua apertura è stato di 12 minuti. La maggior parte dei cioccolatini è stata consumata dal personale paramedico (28%) e dagli infermieri (28%), solo il 15% dai medici.

Questo dato non significa necessariamente che le categorie più rappresentate hanno mangiato in media più cioccolatini, essendo anche quelle più numerose in genere in un reparto rispetto ai medici. 

Gli Autori hanno concluso che la sopravvivenza media dei cioccolatini è breve e segue un modello di consumo esponenziale inverso.

Una nota personale conferma sostanzialmente i dati degli autori britannici.

 

Fonte: BMJ 2013;347:f7198 doi 10.1136

Data pubblicazione: 23 dicembre 2013

5 commenti

#1
Foto profilo Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

>>> la sopravvivenza media dei cioccolatini [...] segue un modello di consumo esponenziale inverso
>>>

Stesso andamento del consumo di cibi nelle famiglie con adolescenti: il succo nella caraffa o il collutorio nel flacone diminuiscono con velocità decrescente, fino a che non rimane un solo millilitro di liquido, per evitare lo sforzo di buttar via il contenitore vuoto!


#2
Foto profilo Dr.ssa Chiara Lestuzzi
Dr.ssa Chiara Lestuzzi

Bellissimo studio.

Hanno studiato anche se c'erano dei serial killers? Nel senso che qualcuno mangiava più cioccolatini?

Se ci fossi stata io, che coi cioccolatini sono peggio di Dexter...

#3
Foto profilo Dr. Paolo Piana
Dr. Paolo Piana

Nella mia esperienza, le cose salate (focaccia, pizza eccetera) hanno una vita ancor più breve dei dolci.

#4
Foto profilo Dr. Nicola Mascotti
Dr. Nicola Mascotti

Uhm, studio sui cioccolatini in agosto? Non so che temperature ci fossero in quei giorni nel Regno Unito, ma da noi sarebbe al limite dell' "attentato" di Beppe Braida ;-)

#5
Foto profilo Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Giuseppe: commento interessante. Non avendo ancora figli adolescenti...pensi si possa estendere la regola alla moglie -:)

Chiara: non so da loro ma da me vengono prontamente individuati ed eliminati....dal branco

Paolo: ci sta, anche perchè entra in ballo la variabile 'caldo è buono..freddino fa schifo' che ai cioccolatini non si applica

Nicola: la gola non conosce stagioni....

Buon Anno a tutti!

Andrea

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