Reflusso gastroesofageo: il caffè è innocente
Le indicazioni dietetiche da sempre ritenute corrette per i pazienti affetti da reflusso acido gastroesfageo includono abitualmente il caffè tra gli alimenti da evitare in quanto responsabile di un minore tono dello sfintere esofageo inferiore e quindi di un peggioramento del reflusso e della sintomatologia conseguente.
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Dieta per reflusso gastroesofageo: si può bere il caffè?
Un nuovo e interessante lavoro proveniente dalla Corea del Sud pare invece smascherare questo falso mito e assolvere il caffè in modo convincente.
Gli autori coreani infatti hanno pubblicato su Diseases of the oesophagus una metaanalisi, ovvero una revisione della letteratura più significativa e con maggiore validità scientifica sull'argomento, selezionando 15 lavori tra i ben 5396 esaminati e pubblicati tra il 1999 e il 2012 provenienti da diversi paesi tra i quali anche l'Italia.
In questo lavori l'assunzione di caffè era variabile tra una tazza alla settimana e 7 tazze al giorno e la diagnosi di reflusso è stata posta endoscopicamente o sulla base dei sintomi. Pur con una certa eterogenicità, la conclusione dell'analisi è stata che non esiste un'associazione significativa tra l'assunzione di caffè e il rischio di reflusso.
Anche analizzando diversi sottogruppi di pazienti, per esempio solo quelli con diagnosi di esofagite confermata endoscopicamente oppure quelli nei quali l'assunzione di caffè era moderata (meno di quattro tazze al giorno) o alta (più di cinque tazze al giorno), i risultati sono stati confermati. Questi risultati contraddicono precedenti lavori nei quali l'assunzione di caffè era stata associata a una maggiore sensibilità della mucosa esofagea agli acidi e a una riduzione del tono dello sfintere esofageo inferiore.
Due dei quindici lavori esaminati addirittura sembrano indicare un ruolo protettivo del caffè nei confronti della malattia da reflusso. Questo ultimo dato tuttavia necessita di conferma da futuri studi nei quali le variabili che possono alterare i risultati vengono eliminate.
Pur con i limiti riconosciuti dagli Autori in questo studio (eterogenicità nella quantità di caffè assunto nei vari lavori, tipo di caffè ed altri) sembra però siano sufficienti gli elementi per non vietare ai pazienti con reflusso di godersi un buon caffè senza compromettere la loro salute.
Fonte
- Association between coffee intake and gastroesophageal reflux disease: a meta-analysis - J.Kim et al, Diseases of the Esophagus, DOI:10.111/dote.12099