Medicina naturale: i farmaci "green" funzionano?
Quali sono le caratteristiche dei farmaci "green"? Se ne parla nel saggio del Prof. Bruno Silvestrini "La medicina che cavalca la natura", con l'obiettivo anche di smontare i pregiudizi della comunità scientifica.
Farmaci di sintesi o farmaci naturali?
Il farmaco di sintesi è necessario quando le difese naturali non bastano, ma allo stesso tempo può essere inutile se non nocivo l’abuso. Questo vale soprattutto se è sufficiente un farmaco naturale per stimolare la naturale reazione del corpo rendendolo autosufficiente.
In questo saggio ripercorriamo l'evoluzione dei farmaci di sintesi, la loro complessità e i benefici. Ma si è voluto porre l'attenzione anche verso questo tipo di medicina che è in grado di mobilitare le difese naturali dell'organismo.
Il punto di partenza è il miglioramento della qualità della vita ottenuto grazie ai passi avanti della medicina e alla prima comparsa dei grandi effetti collaterali raccontati attraverso i grandi casi passati alla cronaca.
Primo fra tutti il caso talidomide, un farmaco sintetico utilizzato dalle donne in gravidanza come antiematico e sedativo. Per poi passare alle conseguenze del DDT, il pesticida usato in agricoltura per combattere gli insetti nocivi.
"Da allora i farmaci di sintesi sono stati sottoposti a un severo controllo preventivo che ne ha migliorato la sicurezza, ma pochi hanno inizialmente compreso la portata e il significato della crisi della quale essi erano l’espressione”, racconta l’autore nell’introduzione.
Per approfondire:Farmaci di sintesi e naturali nell'attualità
Perché la medicina cavalca la natura?
"La medicina che cavalca la natura" è un saggio divulgativo che, grazie a esempi, strumenti e suggerimenti, lo rende accessibile a un pubblico ampio.
Si parte dal concetto di farmaco, ponte tra l'uomo e la natura: i lettori potranno apprendere i meccanismi dei farmaci sul corpo umano.
Poi ci sono i farmaci di origine naturale, ossia quelli che si basano sull'utilizzo di sostanze naturali per prevenire e curare le malattie. In particolare si fa riferimento:
- alle vitamine, che contribuiscono al corretto funzionamento dell’organismo,
- ai vaccini, i quali attivano le difese immunitarie contro le infezioni o altre aggressioni.
“I farmaci green sono gli unici ad avere debellato per sempre una malattia. Molti giovani medici non incontrano più, nell’intero arco della loro esistenza, un solo caso di scorbuto, malacia, rachitismo, anemia perniciosa, difterite, tetano, poliomielite. Il vaiolo è addirittura scomparso dalla faccia della Terra”.
Per approfondire:Le ragioni dei no vax
Poi ci sono i farmaci di sintesi, che attraverso processi chimici e biotecnologici hanno permesso di alleviare i sintomi e salvare vite in situazioni di emergenza senza però debellare le malattie, riconducibili a due grandi categorie:
- analgesici, antinfiammatori, antipertensivi, antidepressivi, antipsicotici e anticonvulsivanti,
- chemioterapici, gli antibiotici, gli antitumorali e gli anticorpi.
Una panoramica che tiene conto anche dei dilemmi etici legati ai test sugli animali, dell'impatto sull'ambiente, delle nuove sfide nella sperimentazione clinica e di come in alcuni casi sia stata comprovata una maggiore efficacia del prodotto green su quello di sintesi.
Si tratta di una fotografia dello stato della farmacologia odierna che, però, non vuole sottovalutare la crucialità del farmaco di sintesi nel gestire situazioni di emergenza e nel trattamento di patologie complesse e aggressive.
Infine, non meno importante è la forza dell'effetto placebo dei farmaci: un intero capitolo è dedicato alla forza della mente e ai benefici inaspettati che può avere la somministrazione ai pazienti di farmaci placebo. Con la citazione di casi reali con risultati sorprendenti, soprattutto per quanto riguarda gli antidepressivi.
Con "La medicina che cavalca la natura" si svolge un percorso tra la medicina naturale e medicina moderna per acquisire consapevolezza delle potenzialità del nostro corpo.
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