Cunnilingus e fellatio fra storia, attualità e rischio tumorale
Nella Roma Antica, nonostante la relativa libertà di costumi sessuali, il grande tabù era relegato (per gli uomini liberi) al sesso orale attivo praticato a un uomo (fellatio) e, molto peggio, a una donna (Seneca il Vecchio, citava come enorme vulnus quello di dar piacere ad una Donna, perdendo così l'uomo la parte attiva in un rapporto sessuale).
La profanazione della bocca comportava enorme discredito: la bocca era il canale di comunicazione sociale e non poteva essere contaminata da atti contrari al pudore. Per questa ragione, la fellatio e, peggio ancora, il cunnilingus erano molto mal visti (l'ingiuria di fellator era gravissima).
Sesso orale e papilloma virus
Ad oggi, costumi e sessualità sono enormemente cambiate: il rapporto orale (fellatio e cunnilingus) è una pratiche ormai di larga diffusione nelle coppie.
Il problema attuale risiede nel rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili e di agenti infettivi come il virus HIV, ma anche il Papilloma Virus, capace di contribuire alle neoplasie del cavo oro faringeo
Per approfondire:Decalogo di prevenzione sul rapporto sessuale orale
Cosa dicono i dati?
È stimato difatti che il Papilloma Virus è la causa del 36% dei tumori del cavo orofaringeo in Italia: i più colpiti sono gli uomini che praticano sesso orale con più partner occasionali senza l'utilizzo del profilattico.
Questo fenomeno, è in forte aumento proprio in un tipo di tumore che colpisce 12 persone l’anno ogni 100 mila abitanti.
Le cause più frequenti di questo tumore sono il fumo e l'alcol. Secondo le stime, però, 1 tumore su 3 sarebbe da ascrivere proprio all'HPV, che è trasmissibile proprio con il rapporto sessuale orale non protetto.
Come diagnosticare in tempo questa malattia?
Anzitutto la prevenzione primaria: indossare il dispositivo profilattico (preservativo nell'uomo o poco o nulla conosciuto dental-dam nella donna)
Per il resto, in caso di dubbi, è suggerita la visita venereologica clinica per l'esclusione di lesioni da HPV (condilomi, microcondilomi) ed effettuazione del test del DNA per la ricerca di ceppi oncogeni di HPV. In aggiunta, laringoscopia digitale con fibra ottica.
Per approfondire:Preliminari e rischio di malattie sessuali