La Tossina Botulinica in campo estetico
La storia
La storia della tossina botulinica comincia nel 1793, quando Justinius Kerner definì “botulus” (dal latino salsiccia) un’intossicazione alimentare verificatasi ad un banchetto nuziale nel quale erano state consumate, per l’appunto delle salsicce avariate. Fu poi, Emile van Ermengem, nel 1897 ad isolare il batterio responsabile della produzione della tossina, il "Clostridium Botulinum".
Le tossine botuliniche
Sono state identificate numerose tossine prodotte dal C. Botulinum. Quelle che vengono utilizzate in campo medico sono esclusivamente la Neurotossina di tipo A e la Neurotossina di tipo B. Inizialmente la tossina è stata utilizzata da Neurologi ed Oculisti per il trattamento di patologie invalidanti quali lo strabismo, le spasticità, la cefalea, la vescica neurologica. Successivamente e più precisamente nel 2004, il Ministero della Sanità, ne ha autorizzato l’utilizzo in campo estetico, limitatamente alla Neurotossina di tipo A.
Le rughe e la tossina botulinica
La tossina botulinica agisce bloccando la trasmissione neuromuscolare, ossia determinando una temporanea paralisi flaccida dei muscoli, inibendo il rilascio di una sostanza chiamata acetilcolina. In parole più semplici è in grado di determinare un rilasciamento dei muscoli interessati dal trattamento e come conseguenza la distensione delle rughe dinamiche, ossia quelle rughe di "espressione" indotte dalla contrazione dei fasci muscolari sottostanti.
L’indicazione principe della tossina botulinica in campo estetico è, dunque, il trattamento delle rughe dinamiche del terzo superiore del viso, ossia delle rughe che si trovano tra le sopracciglia (rughe glabellari), delle rughe periorbitali (zampe di gallina) e delle rughe orizzontali della fronte (rughe frontali). Tuttavia è stato di recente dimostrato come la tossina svolga anche un'intensa attività di biostimolazione sul derma.
Il trattamento
Il trattamento viene effettuato ambulatorialmente e non richiede alcun tipo di anestesia, essendo pressoché indolore. Consiste in iniezioni di piccolissime quantità del farmaco in circa 5-10 punti, dopo aver accuratamente disinfettato la zona da trattare. La seduta dura pochi minuti e la paziente può tornare immediatamente alle sue attività quotidiane. E' opportuno evitare di piegare la testa in avanti per le successive 4-6 ore, l'attività fisica e il massaggio della zona trattata nelle successive 24 ore, l’esposizione ai raggi UV, a temperature molto calde o molto fredde e l’assunzione eccessiva di alcolici nei giorni successivi.
I risultati
Le rughe cominciano a "distendersi" dopo 4-5 giorni, ma l’effetto massimo viene raggiunto dopo 15 giorni e dura fino a 4-6 mesi. Tuttavia è stato dimostrato che la tossina botulinica ha anche un effetto di biostimolazione sul collagene che perdura nel tempo.
Gli effetti collaterali, se il trattamento viene eseguito da medici esperti, sono rari e comunque transitori. Tra questi i più frequenti sono: rossore, gonfiore, piccoli lividi in sede di inoculo e più raramente cefalea ed un temporaneo abbassamento della palpebra superiore.