Macchie rosse persistenti del Glande: Balanite e Balanopostite ricorrente? Non sempre!
Affrontiamo in questa News, un aspetto relativo ad un tema che molto spesso abbiamo approfondito in queste sedi: la balanopostite e la balanite recidivante e persistente.
Cosa fare quando un paziente è innanzi a delle macchie rosse persistenti o recidivanti presenti sul glande o sul foglietto prepuziale interno.
Questa forma patologica clinica, squisitamente venereologica, puó attingere a diverse forme patologiche dell'uomo.
Si riconoscono difatti nell'ambito della pratica clinica, molti casi di balanopostite o balanite di tipo recidivante: ovvero una forma di infiammazione del grande e del prepuzio interno che nonostante le terapie, non passa o ancora si ripresenta più volte.
I sintomi specifici avvertiti dal paziente in queste condizioni sono:
- Senso di pizzicore o fastidio o ancora bruciore del glande e del prepuzio
- Secchezza estrema del glande
- Secchezza del foglietto prepuzio all'interno che tende ad incollarsi sul glande
- Rossore che va e viene e si accentua in particolari momenti della giornata
Caso esempio:
Pz Trattato per mesi come balanite infettiva, al quale abbiamo diagnosticato un quadro immunologico cronico (B. Plasmacellulare di Zoon)
molto spesso, o quasi costantemente, il paziente riferisce di aver iniziato ad utilizzare sotto consiglio del farmacista o del medico di base delle terapie topiche antimicotiche.
Successivamente il paziente riferisce di aver iniziato terapie topiche cortisoniche, o l'associazione fra cortisonici e antibiotici topici.
Spesso questo tipo di terapia si può protrarre addirittura per diverse settimane, senza che il paziente venga perfezionato un test per la ricerca di agenti infettivi.
Altre volte invece il paziente riferisce di aver utilizzato il ricorso a test quali tamponi per la ricerca di germi comuni risultando magari risultati sensibili a taluni germi non patogeni
In queste occasioni, non di rado il paziente riferisce di aver assunto antibiotici a largo spettro per curare queste situazioni non strettamente patogene.
Questo è solo un piccolo elenco dei tanti errori che si compiono quando il paziente vorrebbe risolvere la situazione in pochissimo tempo, oppure senza il ricorso allo specialista di riferimento. Molto spesso difatti queste condizioni vengono molto sottovalutate dal paziente, che scopre solo dopo, quanto invece sia importante approcciare immediatamente in modo serio la malattia che lo sta affliggendo.
In questo contesto, il paziente appare prostrato preoccupato, ma molto più spesso sconfortato da non riuscire a risolvere questa condizione. I rapporti sessuali si fanno sempre più radi, difficoltosi, o praticamente assenti. I soldi spesi nell'acquisto di terapie disparate quasi costantemente inutili, molti.
Cosa fare in queste condizioni?
È necessario comprendere che la diagnosi sia sempre la cosa fondamentale da ricercare, ancor prima di utilizzare terapie fai-da-te o consigliare dal farmacista o ancora prescritte senza un postulato diagnostico preciso.
Le ipotesi diagnostiche di fatti, molto frequentemente possono essere appannaggio non solo di situazioni infettive o recidivanti, ma soprattutto di condizioni dermatosi che non infettive di natura cronico recidivante.
In questo contesto bisogna comprendere come lo specialista di riferimento sia sempre esclusivamente il dermatologo venereologo: l'unico in grado di poter iniziare un percorso diagnostico molto attento finalizzato all'esclusione di tante condizioni infettive, ma soprattutto alla comprensione dei diversi segni clinici dermatologici che possono essere connessi con situazioni non infettive, appannaggio esclusivo dell'area genitale maschile.
Il messaggio da portare a casa è il seguente:
Quando un paziente scopre dei segni e dei sintomi clinici a carico dei genitali esterni, non dovrebbe subito pensare che questi siano solo ed esclusivamente correlati ad un'infezione: moltissimi sono i quadri patologici non infettivi che possono essere incentrati nell'area genitale maschile; sovente un'infezione può non essere l'attrice principale del quadro patologico, ma solo una sovrapposizione.
Appare quindi di fondamentale Importanza che Egli si determini subito con lo specialista di riferimento qual è il dermatologo venereologo al fine di reperire una diagnosi precisa di una terapia appropriata del caso.
Dott. Luigi Laino