Prepuzio: dalla funzione alle sue malattie
Indice
Cos'è il prepuzio?
Una delle parti anatomiche più ricorrente nei consulti di dermo-venereologia è il prepuzio, ovvero la pelle genitale che ricopre il glande.
Il prepuzio è un foglietto muco-cutaneo molto particolare: composto nella sua lamina esterna da epitelio cheratinizzato, si trasforma via via in semi-mucosa a livello dell'orefizio cutaneo, fino a divenire una vera e propria mucosa nella porzione interna.
Fra le due porzioni è presente uno spazio adipo-fibro-connettivo-mesenchimale, molto importante e molto interessante dal punto di vista anatomo-funzionale, essendo questa, una fra le regioni più lasse della pelle, ma allo stesso tempo, elastiche e vascolarizzate, nonchè riccamente sensibili alla percerzione termico-tattile.
Il prepuzio sarebbe in origine totalmente libero di scorrere sul glande, se non fosse per un'appendice particolare localizzata in corrispondenza della porzione ventrale della lamina interna: il frenulo (o filetto), presente nell'uomo come ancestrale retaggio che consente agli animali la pronta retrazione inversa (lo scorrimento in chiusura) al termine dell'accoppiamento.
A cosa serve il prepuzio?
Come abbiamo appena detto, il prepuzio permane, allo stato fisiologico, in continua copertura del glande, scoprendo lo stesso solo durante il rapporto sessuale: quest'ultimo è in teoria il motivo della propria esistenza.
Difatti, il prepuzio, consente alla mucosa del glande, di rimanere coperta e quindi di non trasformarsi in modo metaplastico, svilluppando integralmente l'ultimo strato dell'epidermide, ovvero lo strato corneo: non corneificandosi quindi, questa mucosa mantiene una sensibilità particolare, che consente la percezione delle sensazioni sessuali gratificanti e quindi tese alla procreazione (questo riferendosi soprattutto all'accoppiamento degli animali e non entrando nelle mille ulteriori sfumature neuro-psico-sensoriali del rapporto sessuale del genere umano sicuramente più evoluto).
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Quali sono le patologie del prepuzio?
La definizione di prepuzio è fra le più ricercate dai maschi (uomini o ragazzi) e anche le risposte alle problematiche più frequenti sono molto cliccate.
Purtoppo, accade che anche questa parte del corpo maschile può ammalarsi o essere sede di lesioni infettive, infiammatorie croniche o neoplastiche melanocitarie e non.
Se molte volte non vi è da preoccuparsi, in alcuni casi ci si trova davanti a vere e proprie patologie che possono interessare questa particolare area cutanea, l'unica in apparente "esubero" rispetto a tutto il resto del tegumento corporeo:
- dalle Balanopostiti (infezioni/infiammazioni di varia natura);
- al Lichen sclerosus;
- al Cancro del Pene;
- alle Fimosi (serrate e non serrate, acquisite o connatali);
- alle patologie legate al frenulo (o filetto del pene) breve;
- fino ai problemi secondari alla sua ablazione (Circoncisione);
- ai temi sociali, religiosi e pro-infettivi, sempre dibattuti in ambito scientifico.
Un altro capitolo importante delle alterazioni percettive, è proprio a carico del cosiddetto "glande ipersensibile" che spesso ha in una carente conoscenza del proprio organo genitale una delle cause primitive, mentre diverse sono quelle secondarie (prima fra tutte, la fimosi serrata o non del prepuzio, la quale rende maggiormente o smodatamente sensibile il glande al contatto).
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Circoncisione: sì o no?
La domanda che sorge spontanea è: "vale la pena mantenere questa appendice cutanea legata al glande solo da un filetto di pelle e stranamente esuberante?"
La mia risposta, da dermovenereologo è sempre la stessa: sì.
Anzitutto e ragionevolmente, se siamo fatti così ci sarà sempre un motivo evoluzionistico che vale sempre la pena di mantenere; in secundis è opportuno rilevare che la funzione del prepuzio è comunque importante.
Solo quando esistono condizioni patologiche che possono in qualche modo inficiare la salute dell'uomo è necessario valutare - caso per caso - cosa sia meglio fare e se ricorrere alla circoncisione.
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Molto spesso difatti, e lo dico senza alcuna volontà critica, da dermochirurgo genitale e dermatologo mi sono trovato innanzi a pazienti con circoncisioni totali, effettuate anche in età matura, che causavano forte disagio (o peggio che non risolvevano il problema clinico iniziale) quando era invece potenzialmente possibile effettuare ablazioni settoriali, circoncisioni parziali o solamente una frenuloplastica per risolvere o migliorare da subito una patologia.
In conclusione pertanto è lecito presupporre che questa parte del corpo maschile vada protetta e vadano affrontate le eventuali patologie insorgenti, in modo analitico, avendo sempre ben presente che questa porzione cutanea fa parte integrante di noi (maschietti).
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