Effettuato il primo trapianto di pene

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Ci avevano provato in Cina nel 2006, ma andó male; questa volta i colleghi del Tygerberg Hospital di Cape Town, in Sudafrica, hanno raggiunto un traguardo tante volte auspicato ma mai realizzato con successo: il primo trapianto di pene da donatore cadavere.

Questo intervento, è stato messo a punto su un giovane ragazzo di 21 anni, al quale era stata effettuata una sconsiderata circoncisione che aveva necessitato - per gravi effetti collaterali -l'amputazione dell'organo genitale.

Con lo stupore del personale sanitario, la ripresa funzionale urinaria e addirittura sessuale, èavvenuta in brevissimo tempo, molto prima dei due anni previsti.

Pertanto il caso si può definire di successo e il paziente portatore del nuovo organo genitale può quindi riavere poste in pristino stato le precedenti funzioni, cancellate dagli effetti collaterali di un semplice intervento chirurgico come quello effettuato di circoncisione.

 

Fonti:

Data pubblicazione: 14 marzo 2015 Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2015

10 commenti

#2
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Utente 229XXX

...immagino quanti vorranno farsi sostituire il pene con uno di dimensioni maggiori.

#3
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Dr. Luigi Laino

In realtà questo intervento è stato effettuato su un giovanissimo pz che ha subìto un'amputazione a causa di un evento avverso. Si tratta quindi non di frivolezze estetiche, le quali a mio avviso dovrebbero essere MAI praticabili e sempre condannabili, ma di ricostruzione Dermatologica, chirurgico plastica, vascolare e neurochirurgica, di un'organo di assoluta importanza in un paziente di 21 anni che aveva un'amputazione gravissima ed una vita davanti. Direi di non banalizzare la cosa.

#4

Non riesco a immaginare quale disatrosa complicanza si possa esser verificata nell'intervento di circoncissione, tale da dover costringere all'amputazione.
Ritengo comunque che tale trapianto abbia riguardato non l'intero organo, ma verosimilmente il solo 1/3 anteriore. Nel tal caso il ruolo del neurochirurgo è marginale se non del tutto assente.
Infatti in tale trapianto è necessario soltanto suturare il moncone del nervo dorsale del pene donatore con il moncone del nervo del ricevente, questo dipendente dalle connessioni con i centri nervosi lombari e sacrali, operazione abbastanza agevole, ma dal risultato non scontato.
Infatti il trapianto per esempio della mano seppur tecnicamente riuscito è stato abbandonato per la mancata ripresa funzionale.
Staremo a vedere.

#5
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Dr. Luigi Laino

In realtà la comunicazione del successo funzionale organico (urinario/sessuale) dell'intervento è stata data dopo diversi mesi dallo stesso; in precedenza (2006) fu fatto un tentativo di questo genere, ma l'organo trapiantato fu asportato dopo sole 2 settimane.
Al netto del dato relativo all'evento avverso (che ha dell'incredibile se si pensi ad una circoncisione), si deve anche pensare all'altissimo numero di amputazioni peniene causate da cancro spinocellulare (spesso insorgente su Lichen sclerosus misdiagnosticato o mal curato, come riportato i dati scientifici in letteratura); tale intervento, spesso salva la vita del paziente poichè il tumore è confinato al solo organo, ma lascia conseguenze molto gravi.
Questi sono tutti aspetti ancora precoci sui quali dibattere, ma sicuramente il dato della riuscita di questo intervento è sensazionale.

#6
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Ex utente

Ma il ragazzo con questo nuovo organo può tornare a svolgere attività sessuale? Le percezioni del piacere gli sono tornate al 100%? Sembra incredibile in caso affermativo..

#7

Ci sono molti aspetti che sono poco chiari.
L'amputazione del pene a seguito di tumore riguarda solo la parte terminale dell'organo, per cui la funzione urinaria non dovrebbe essere compromessa anche con la parte di orgeno residua.
Anche le vie nervose per l'erezione e l'eiaculazione rimangono integre, ma risultano abolite perchè mancano il glande e buona parte della pelle del pene.
Infatti queste zone sono innervate dal nervo dorsale del pene che fa parte dell'arco riflesso per la erezione.
In termini semplici il nervo è collegato ai centri nervosi sacrali situati nel midollo spinale la cui stimolazione provoca la vasodilatazione per l'immissione di sangue nei corpi cavernosi rendendo possibile l'erezione e quindi la funzione sessuale.
Mancando però il glande, dove sono situati i corpuscoli sensoriali che,stimolati, inviano l' impulso ai centri nervosi, per tale assenza di sensibilità, l'erezione non può avvenire.

Quindi se il moncone del nervo dorsale dell'organo trapiantato viene ben suturato al moncone del ricevente è possibile che i corpuscoli del "nuovo" glande riescano a trasmettere la sensazione piacevole che provocherà l'erezione.
L'intervento tecnicamente non comporta grandi difficoltà. Queste sono, invece, legate al ripristino della conduzione della sensibilità e alla necessità di dover assumere farmaci immuno-soppressivi con tutti i rischi degli effetti collaterali che essi comportano.

Ovviamente bisognerà attendere del tempo prima di parlare di successo, anche se questo caso sembra esserlo, per non rimanere delusi come successe per il trapianto della mano.

#8
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Dr. Luigi Laino

Si, le conferme riguardano la ripresa dell'attività urinaria e sessuale (come meccanismo vascolare che comporta l'erezione). Non si specifica per ora se la sintomatologia sensoriale sia attiva o meno.

#9

Non credo che se manca la sensibilità ci possa essere l'erezione poichè l'arco riflesso sarebbe incompleto.
Nel lavoro pubblicato, gli Autori dovrebbero ben descrivere questo aspetto.
Comunque, anche se ogni strada per la ricerca scientifica non va mai abbandonata, chi ad essa si dedica non dovrebbe farlo per il solo scopo dell'agognato "quarto d'ora di notorietà" come è succeso per la mano e come lo sta cercando il neurochirurgo che vorrebbe trapiantare il cervello.

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