Minoxidil e affini: calvizie tra farmaco e parafarmaco
Da molti anni il minoxidil per uso locale viene prescritto dai dermatologi di tutto il mondo, con ampi feed back sulla sua efficacia, in particolare per la alopecia androgenetica (la c.d. calvizie comune).
E come tanti altri farmaci, la sua storia comincia in maniera casuale.
In effetti il minoxidil per uso sistemico veniva prescritto già dalla fine degli anni 70 per la cura della ipertensione arteriosa. Non molto performante come antiipertensivo, aveva mostrato però strani effetti collaterali.
Il dott.Burton, osservando un paziente che ne faceva uso per la sua pressione, notò inequivocabilmente un aumento di peli abbastanza generalizzato. Fronte, orecchie, avambracci, erano ricoperti di una fitta peluria, con un chiaro nesso di connessione con l'assunzione del minoxidil orale. Da lì parte la vicenda del minoxidil locale.
Che rimane un farmaco, soggetto a ricettazione medica, e con apposita indicazione ministeriale.
Stranamente sostanze chimiche correlate al minoxidil, quali triaminodil e aminexil rimangono invece in libera vendita, ed escono dal controllo diretto del ricercatore medico. E vengono sfruttate in cosmetologia tricologica: sulla portata reale della loro efficacia rimane però l'ombra della relativa carenza di studi clinici!
Il minoxidil invece si declina in minoxidil base, solfato e dicloridrato, ad uso medico, e precipuamente dermatologico. E viene escluso dalle preparazioni cosmetologiche.
Una famiglia... divisa!