Unghie e mare: consigli per proteggerle
Le unghie come i capelli sono considerate "annessi cutanei" poiché, al pari della nostra pelle, anch'esse sono composte di cheratina, la sostanza fondamentale che costituisce il nostro organo cutaneo.
Spesso si parla di protezione dei capelli al mare, ma anche le unghie delle mani e dei piedi, dovrebbero essere protette durante le elioesposizioni e le stagioni trascorse fra sabbia, sole e acqua salata.
Il mare e, in generale, l'esposizione a vento e sole possono essere un alleato della nostra pelle per diverse condizioni patologiche ed infiammatorie, ma sovente, alla fine dei trascorsi estivi la nostra pelle, i nostri capelli e le nostre unghie riportano dei danni che possono accumularsi nel tempo o manifestare al contrario i loro effetti direttamente nella stagione successiva.
Quali rischi corrono le unghie in estate?
Per ciò che riguarda le unghie è opportuno dire che la loro struttura intelligente costituisce lo scudo protettivo delle porzioni finali dei nostri arti: come tutti gli scudi, pertanto, esse sono le prime a ricevere gli insulti traumatici ed espositivi che quotidianamente cagioniamo.
Vediamo pertanto i principali rischi ai quali un unghia può essere esposta anche in estate:
Ricostruzione estetica delle unghie
questa è la classica e ormai diffusa pratica, che - soprattutto in estate - viene effettuata dalle donne per motivi di praticità e, sovente, anche per motivi di camouflage di altre patologie ungueali: ad esempio un onicomicosi, una distrofia ungueale, una psoriasi ungueale possono essere camuffate da un unghia artificiale o da appositi gel permanenti che ne ricostruiscono la "facciata".
Accade però che queste pratiche comportino una notevole riduzione della TEWL (trans epidermal water loss o più comunemente traspirazione) a carico della parte vitale che prende contatti con il perionichio dell'unghia: in questo modo l'unghia cresce via via più fragile e pertanto il danno provocato, potrebbe essere protratto a lungo termine.
Disidratazione dell'unghia
Il mare, il sole e il calore, provocano una fortissima disidratazione dei tessuti e anche la lamina ungueale, nonostante non sia più un tessuto vitale (proprio come il fusto dei capelli) è soggetta a questa problematica, la quale comporta una maggior tendenza allo sfaldamento nei mesi successivi.
Aumento dell'esposizione ai micro-traumi
La spiaggia e le attività all'aperto sono statisticamente più traumatiche per l'unghia: a nessuno venga in mente di astenersi dal coadiuvare i nostri figli e nipoti, "piccoli escavatori di buche marine" per pensare di proteggere meglio le nostre unghie, ma attenzione a non esagerare.
Un'unghia alterata può divenire una "finestra aperta" per miceti, batteri e altre situazioni infiammatorie che possono anche perdurare e peggiorare nel tempo.
Come proteggere le unghie al mare?
Ecco quindi alcuni semplici consigli per affrontare con più serenità la stagione estiva in materia di protezione ungueale:
- ridurre la pratica della ricostruzione ungueale: meglio semplici smalti (da scegliere con cura: occhio ai prodotti cinesi) o addirittura lasciare l'unghia libera sarebbe il massimo per la sua salute;
- idratare le unghie: è possibile ricorrere a prodotti di idratazione specifici per le zone cheratiniche, che abbiano la funzione di far veicolare i principi attivi anche nelle zone più spesse e meno traspiranti come le unghie e i capelli;
- attenzione ai microtraumi continuativi: ad esempio, per gli sport le corse o le lunghe permanenze sulla sabbia, usare speciali scarpette protettive; considerare che le manipolazioni di oggetti sportivi e di gioco sporchi di sabbia attuano sempre un azione scrub sulla pelle e sulle unghie.