Ho la calvizie: posso fare il trapianto di capelli?

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Molti pazienti mi fanno questa domanda.

Mi pare opportuno chiarire, anche in questa sede quale sia la mia idea in merito alla possibilità di eseguire un trapianto di capelli in corso di Calvizie (detta anche Alopecia androgenetica maschile o femminile)

Anzitutto, sfatiamo dei luoghi comuni a mio avviso NON validi:

1. la Calvizie non si può curare con i farmaci

2. il Trapianto risolve il problema della Calvizie

Entrambe le affermazioni sono errate e vediamo perchè

1. la Calvizie si può curare con successo mediante l'utilizzo dei farmaci specifici e condivisi in ambito internazionale: tali farmaci impiegati da molti anni in tutto il mondo hanno un dimostrato effetto sull'arresto della Calvizie e sul rinfoltimento dei capelli: sui soggetti più giovani anzitutto (calvizie precoce) ma anche in soggetti oltre i 40 anni questo effetto è possibile:


Risultati ottenuti con 6 mesi di terapia farmacologica in corso di Calvizie in soggetto di 43 anni

2. il trapianto di Capelli - da solo - non può eliminare il processo inesorabile della Calvizie, ma può solamente colmare (a volte parzialmente a volte totalmente in base al caso) gli spazi vuoti lasciati dal diradamento progressivo.

 

Diciamo subito che i capelli trapiantati non cadono più poichè provengono da un'area di tipo NON-ormono responsiva; pertanto la loro capacità di resistere all'attacco ormonale androgenetico (possibile sia nell'uomo che nella donna) rimane anche se questi capelli vengono inseriti in un'area sensibile agli ormoni.

Le tecniche più utilizzate per un trapianto di capelli in caso di calvizie, sono essenzialmente 2:

a) Trapianto di capelli con tecnica  FUT (tecnica più datata): viene effettuata mediante prelievo di un'area donatrice a livello occipitale che a sua volta viene settorializzata in unità (UF) che variano da 1 a 4 follicoli

Prelievo area donatrice per tecnica FUT

b) Trapianto di capelli con tecnica FUE (personalmente prediligo questo tipo di trapianto molto meno invasivo ed esteticamente più accettabile) che si effettua con l'estrazione follicolo-per-follicolo dei capelli da donare nell'area glabra mediante un piccolo bisturi circolare (punch)


Tecnica per trapianto FUE

 

Chiarite le tecniche, diamo risposta alla domanda iniziale: può un trapianto di capelli - da solo - risolvere il problema della Calvizie?

La mia risposta, in base a quanto ho spiegato è NO: i capelli che sono stai trapiantati, resisteranno all'attacco ormonale, ma quelli responsivi agli ormoni, miniaturizzeranno e scompariranno otticamente; immaginate voi l'effetto possibile dei capelli "superstiti"...

Per questo ritengo che il trapianto di capelli possa avere ad oggi grande vantaggio e beneficio estetico, ma non esiste a mio avviso un ottimale risultato senza l'apporto e il supporto delle terapie farmacologiche che proteggono i capelli residui e collaborano ad un rinfoltimento naturale.

 

Fonti:

1: Rashid RM, Morgan Bicknell LT. Follicular unit extraction hair transplant
automation: options in overcoming challenges of the latest technology in hair
restoration with the goal of avoiding the line scar. Dermatol Online J. 2012 Sep
15;18(9):12. PubMed PMID: 23031379.


2: Dua A, Dua K. Follicular unit extraction hair transplant. J Cutan Aesthet
Surg. 2010 May;3(2):76-81. doi: 10.4103/0974-2077.69015. PubMed PMID: 21031064;
PubMed Central PMCID: PMC2956961.


3: Gho CG, Martino Neumann HA. Donor hair follicle preservation by partial
follicular unit extraction. A method to optimize hair transplantation. J
Dermatolog Treat. 2010 Nov;21(6):337-49. doi: 10.3109/09546630903359814. PubMed
PMID: 20388024.


4: Harris JA. Follicular unit extraction. Facial Plast Surg. 2008
Nov;24(4):404-13. doi: 10.1055/s-0028-1102904. Epub 2008 Nov 25. PubMed PMID:
19034817.


5: Onda M, Igawa HH, Inoue K, Tanino R. Novel technique of follicular unit
extraction hair transplantation with a powered punching device. Dermatol Surg.
2008 Dec;34(12):1683-8. doi: 10.1111/j.1524-4725.2008.34346.x. Epub 2008 Oct 13.
PubMed PMID: 19018825.

 

Data pubblicazione: 03 luglio 2013

10 commenti

#1
Foto profilo Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Concordo con te Luigi, e penso che sicuramente la sinergia tra tecniche chirurgiche e mediche sia la strada giusta.

#2
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Grazie Giampiero per il Tuo prezioso contributo; in effetti, non potremmo non pensarla allo stesso modo: il Dermatologo per estrazione e specialità è la figura professionale che conosce perfettamente i meccanismi intrinseci che conducono alla Calvizie e pertanto può agire in entrambi i modi con perizia.

#3
Foto profilo Utente 180XXX
Utente 180XXX

Scusate se mi permetto... ma quali sono questi farmaci impiegati da molti anni in tutto il mondo che hanno un dimostrato effetto sull'arresto della Calvizie e sul rinfoltimento dei capelli?

#4
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Gentile utente

la news dermatologica in oggetto, come tutte quelle che scrive il sottoscritto sui temi medici e dermatologici, ha lo scopo di focalizzare su specifiche tecniche, terapie, studi scientifici, sia innovative che classiche, sebbene si cerchi sempre di non puntualizzare nomi di farmaci specifici specie quando alcuni di questi non sono ancora entrati nel dispensario dei generici. Per tale ragione non ha trovato in prima istanza nomi di farmaci specifici.

Ad ogni modo, l'efficacia riconosciuta da molti anni, di alcune molecole farmacologiche (minoxidil e finasteride) nella terapia della calvizie (AGA) può essere di pubblico dominio, oltre ad essere condivisa in tutto il mondo scientifico medico, che si occupa di fisiopatologia dei meccanismi a monte della alopecia androgenetica e mi pare corretto specificarlo per una massima chiarezza all'utente/paziente, anche al fine di specificare che ad oggi, se ben utilizzati e controllati dallo specialista, questi farmaci ormai "classici" (oltrechè gli unici ad essere ad oggi riconosciuti per la terapia anti calvizie) possono relegare un positivo rapporto rischio/beneficio.
Ovviamente come tutti i farmaci essi non sono scevri da effetti indesiderati e collaterali, ma è sempre il medico specialista a valutare le modalità di utilizzo, paziente per paziente.

#5
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Alcuni articoli di approfondimento sul tema dei farmaci classici:

1: Gupta A Dr, Charrette A. The Efficacy and Safety of 5α-Reductase Inhibitors in
Androgenetic Alopecia: A Network Meta-Analysis and Benefit-Risk Assessment of
Finasteride and Dutasteride. J Dermatolog Treat. 2013 Jun 14. [Epub ahead of
print] PubMed PMID: 23768246.


2: Banka N, Bunagan MJ, Shapiro J. Pattern hair loss in men: diagnosis and
medical treatment. Dermatol Clin. 2013 Jan;31(1):129-40. doi:
10.1016/j.det.2012.08.003. Epub 2012 Sep 21. Review. PubMed PMID: 23159182.


3: Boychenko O, Bernstein RM, Schweiger ES. Finasteride in the treatment of
female pattern (androgenic) alopecia: a case report and review of the literature.
Cutis. 2012 Aug;90(2):73-6. Review. PubMed PMID: 22988650.

#7
Foto profilo Utente 242XXX
Utente 242XXX

Gentile dottor Laino,
mi pare di capire che lei, come la maggior parte dei suoi colleghi, difronte un caso di alopecia androgenetica prescriva generalmente Finasteride e/o Minoxidil.
Tuttavia alcuni dei suoi colleghi dermatologi hanno spesso l'abitudine di prescrivere anche lozioni
contenenti antiandrogeni e/o antinfiammatori (anche nel sesso maschile).

Tra l'altro un recente studio ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23807837 ) ha dimostrato come l'utilizzo del Minoxidil in associazioni ad altri principi (in questo caso diclofenac e olio di Malaleuca alternifolia) sia più efficiente rispetto all'utilizzo del solo Minoxidil.
In particolare la parte interessante è questa:

<< Various hypotheses have been put forward to explain the causes of androgenic alopecia, of which none can be said to account fully for the condition. Infection and microinflammation of the hair follicles has been considered to contribute to the pathogenesis of androgenic alopecia.5–9 However, only 55% of patients with male-pattern androgenic alopecia and microinflammation were shown to have hair regrowth in response to treatment with minoxidil, which was less than the 77% recorded for patients with no signs of inflammation.3 This suggests that perifollicular inflammation may be a contributing factor in some cases of androgenic alopecia that do not respond to minoxidil. Inflammation may be effective in initiating androgenic alopecia by altering local androgenic hormone metabolism.2 Several studies of hair follicles taken from subjects with androgenic alopecia have reported moderate lymphohistiocytic inflammation in 30% of subjects with androgenic alopecia versus 15% of controls.9 >>

Ci sono anche altri studi riguardante l'utilizzo di Minoxidil in associazione ad altri principi:

http://orbi.ulg.ac.be/handle/2268/13871
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12932243
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12227482

Mi piacerebbe capire perchè continua ad esserci tanto disaccordo nella comunità scientifica.
La ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti

#8
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Gentile utente 242019,

Purtoppo o perfortuna debbo contraddirla: non c'è alcun disaccordo nella comunità scientifica sul tema della terapia per la calvizie definibile come "gold standard" (minoxidil e finasteride)

Non c'è nemmeno disaccordo nello studio di serie frontiere terapeutiche di futuribile introduzione (latanoprost ad esempio)

Da tempo la comunità scientifica conosce le valide ipotesi della infiammazione perifollicolare come eventuale target in PARTICOLARI condizioni esplorabili anche con tricoscopia digitale (veda info su www.tricoscopia.it ) o con biopsia

C'è ALTRESI' assoluto accordo nel smentire la tante bufale telematiche!

Gli studi che lei riporta assolutamente datati ed aneddotici parlano di alcune associazioni possibili, effettuate ed effettuabili che sono a tutti note.

Fra l'altro si citano molecole addirittura fuori legge in Italia e del tutto inutili per la calvizie (come la melaleuca alternifolia: se lo faccia dire da chi la conosce al punto di averci fatto una Tesi di Laurea provandola sperimentalmente per altri motivi...ovvero il sottoscritto!)

Insomma: si faccia guidare da un bravo dermatologo e non avrà problemi!
Cari saluti

#9
Foto profilo Ex utente
Ex utente

gentile dr.Laino,l'autotrapianto se fatto da mani esperte,ed attualmente sono davvero pochi al mondo quelli abili in tale intervento,dà solitamente risultati eccellenti.Vi sono persone totalmente calve a cui sono stati messi anche 8000 unità follicolari in un singolo trapianto che da pelati sono diventati capelloni.A quanto so io la strip offre generalmente risultati migliori nonostante l'inconveniente della cicatrice ed il post-operatorio non proprio paradisiaco.E' vero come dice lei,che i capelli superstiti spariscono col tempo ed è per questo che a mio parere il trapianto va fatto solo quando l'alopecia ha compiuto il suo lavoro,ossia quando si è ormai calvi...anche perchè i farmaci non è detto che manterranno i capelli per tutta la vita,a differenza del trapianto che consentirà ai capelli "nuovi" di non miniaturizzarsi mai.
Mi preme chiederle se vi sono dei risultati circa l'uso delle arcinote staminali in questo campo,io attualmente assumo minoxidil ma la stempiatura lentamente avanza...e spero sempre in novità positive.
cordialmente

#10
Foto profilo Utente 539XXX
Utente 539XXX

Salve, volevo lasciare un commento per rispondere ad una inesattezza del dottore: non è assolutamente vero che i capelli trapiantati, essendo immuni dall'ormone, non cadranno più. Di fatto è vero ke sono maggiormente forti e meno sensibili all'ormone, ma se l'aga è sempre stata abbastanza forte farà comunque il suo corso, inesorabilmente anche una buona parte dei capelli trapiantati cadranno. circa un 30/40%. Poi volevo riportarle il mio caso: ho fatto il trapianto venuto molto bene sul frontale, e il dottore mi fece assumere cmq minoxidil a giorni alterni per il mantenimento della nuova chioma. Sono andato avanti così per 8 anni ma ho notato con il tempo un lento e progressivo diradamento, e negli ultimi due anni la situazione è nettamente peggiorata, o perso il 70-
75% dei capelli trapiantati. Quindi anche se si trapiantano i capelli, essi saranno comunque oggetto di attacco dell'ormone che, seppur in maniera molto più lenta, lì indebolirà o farà cadere del tutto. Quindi per tutelare i lettori, dico che le cure vanno fatte anche dopo il trapianto (poi dipende da casa a caso e sempre consultando un medico, ma credo che minoxidil tutti i giorni e un anti-dht siamo obbligatori per mantenere tutti i capelli, compresa la chioma trapiantata)

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche trapianto