Attenti alle zecche!
Primavera, tempo di passeggiate nei prati e boschi. Magari con i propri cani. Un quadro rilassante ed apparentemente sicuro.
Ma, come tutti gli anni, ci si trova a fronteggiare il pericolo delle zecche, antipatici acari che, essendo ematofagi (si nutrono di sangue), possono pungere noi e i nostri amici quattrozampe.
Il corpo delle zecche può contenere così tanto sangue da farle aumentare di volume di oltre 10 volte! E, purtroppo, possono veicolare malattie batteriche come rickettiosi, brucellosi, encefaliti, tularemia, etc.
Difatti se si è stati morsi da una zecca si consiglia un controllo medico a distanza di una decina di giorni per escludere queste temibili complicanze.
Ma come prima manovra sarà opportuno staccare l'animale!
Teniamo presente che l'apparato succhiatore di questi acari è conformato in modo da attaccarsi tenacemente all'epidermide, facendo si che, una volta inserito, non sia rimuovibile con la trazione.
Per staccarla si sconsiglia di applicare olio, vaselina o altre pomate o unguenti, grassi, che tendono a soffocare la zecca perché l'insetto agonizzante potrebbe emettere i propri fluidi salivari, potenzialmente infetti, in quantità ancora maggiore.
Il modo corretto per togliere la zecca è di afferrarla con una pinza (ne esistono apposite in commercio) e con un rapido movimento ruotare ed estrarre l'insetto possibilmente intero.
Una volta rimosso l'animale si può disinfettare la puntura.
Se non si è sicuri di saper fare l'operazione nel modo corretto si può sempre andare in pronto soccorso.
Coraggio!