Professioni sanitarie non mediche: limiti e collaborazioni
L'istituzione di varie figure sanitarie non mediche , assunte ex lege allo status di laurea breve, con relativa attribuzione del titolo di Dottore, sono apparse da tempo sullo scenario italiano , ingenerando in alcuni pazienti , e anche negli stessi professionisti, una certa confusione di ruolo.
A chi va il ruolo di diagnosi e cura delle patologie mediche , rientranti nel campo di interesse delle varie attività?
La risposta è sempre: Al Medico, cioè a colui che ha la laurea in medicina e chirurgia. E questo è tassativo.
E magari (ma non esclusivamente)la specializzazione nel campo specialistico di interesse.
La domanda che si può porre è.
Come si interfacciano queste figure?
Per esempio:
Podologo-Medico Dermatologo o Ortopedico
Ortottista- Medico Oculista
Audiometrista-Medico Audiologo
Fisioterapista-Medico Fisiatra
Etc, etc
Ebbene vi deve essere una collaborazione ed una chiara individuazione di ruoli , a beneficio del paziente.
L'integrazione tra queste figure è estremamente benefica e rappresenta un continuum di cure che incrementa l'offerta di benessere.
Ad esempio si riporta il D:M: di istituzione della figura del laureato in Podologia che chiarisce le cose.
Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 666
Regolamento concernente l’individuazione della figura e relativo profilo professionale del podologo
(Gazzetta Ufficiale 3 dicembre 1994, n. 283)
IL MINISTRO DELLA SANITA'
Visto l'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: «Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421», nel testo modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della sanità di individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili, relativamente alle aree dei personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti lefigure professionali
Ritenuto di individuare la figura del podologo;
Visto il parere del consiglio superiore di sanità, espresso nella seduta del 22 aprile 1994;
Udito il parere dei Consiglio di Stato espresso nella adunanza generale dei 4 luglio 1994;
Vista la nota in data 13 settembre 1994 con cui lo schema di regolamento è stato trasmesso, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;
ADOTTA
il seguente regolamento:
Art. 1.
1. E' individuata la figura professionale del podologo con il seguente profilo: il podologo è l'operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante, tratta direttamente, nel rispetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le callosità, le unghie ipertrofiche, deformi e incarnite, nonché il piede doloroso.
2. Il podologo, su prescrizione medica, previene e svolge la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del piede e comunque assiste, anche ai fini dell'educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio.
3. Il podologo individua e segnala al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico.
4. Il podologo svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Art. 2.
1. Il diploma universitario di podologo, conseguito ai sensi dell'art. 6, comma3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione.
Art. 3.
1. Con decreto del Ministro della sanità di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente ordinamento, che sono equipollenti al diploma universitario di cui all'art 2 ai fini dell'esercizio della relativa attività professionaIe e dell'accesso ai pubblici uffici.
Il presente decreto, munito dei sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 666
Regolamento concernente l’individuazione della figura e relativo profilo professionale del podologo
(Gazzetta Ufficiale 3 dicembre 1994, n. 283)
Come si vede l'interazione è massima.
Il contatto tra le due figure è stretto, e se anche le diagnosi di patologia e le terapie cruente sono appannaggio del medico, la figura del podologo è preziosa per il completamento e la eventuale segnalazione al medico.
Ma certamente l'esempio vale per tutte le altre figure.
Quindi perfetta individuazione dei ruoli...ottimo servizio ai pazienti!