Lichen scleroatrofico genitale: foto, diagnosi e nuove terapie

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Il Lichen scleroatrofico o scelrosus, è una malattia dermatologica che ad oggi non è considerata più infrequente, come un tempo la comune accezione definiva.
 
Le Linee guida della British Association of Dermatology hanno difatti definito come il Lichen sclerosus o scleroatrofico (LS) abbia aumentato di gran lunga la sua incidenza diagnostica, quindi il numero di casi per milioni di pazienti.
 
probabilmente negli anni, più che ad un reale aumento di questa incidenza, si è assistito ad un maggior numero di diagnosi: in altre parole, ad oggi l'attenzione maggiore rispetto a questa malattia dermatologica, ha portato un maggior numero di pazienti a rivolgersi allo specialista dermatologo venereologo per chiarire e per appurare dei sintomi particolari.

Di seguito alcune domande e risposte che spesso i pazienti pongono sul Lichen Scleroatrofico:

 
Che cos'è il Lichen scleroatrofico?
 

Quando si parla di Lichen sclerosus o scelroatrofico, ci si riferisce ad una malattia infiammatoria dermatologica di tipo autoimmunitario, che causa una sclerosi e/o un processo atrofizzante a tutto spessore della cute che viene colpita. Si immagini una cicatrizzazione che arriva dopo una importante infiammazione - una vera e propria "battaglia" a carico dei tessuti che vengono interessati dalla patologia.

Chi può esserne affetto?

Pazienti di ambo i sessi ed in ogni momento, possono manifestare questa patologia, che non fa quindi
differenza di razza, fascia d'età e sesso.

Quali zone colpisce?

Sebbene tutta la pelle possa essere interessata da questa malattia dermo-venereologica, nella stragrande maggioranza dei casi, è la cute e le mucose dei genitali maschili e femminili ad essere colpiti.

Il Lichen scleroatrofico è una malattia infettiva?

No, in alcun modo. E' una malattia infiammatoria ma assolutamente non infettiva. Quindi, non si trasmette e non si contagia.

Il Lichen scleroatrofico è guaribile?

Sebbene un tempo, si dava per assunto che tale malattia fosse "inguaribile" ad oggi invece possiamo affermare che il Lichen sclerosus o scleroatrofico è una patologia che può essere curata con successo.

Quali sono le terapie?

Il Lichen sclerosus consta di terapie classiche "di attacco" e di "mantenimento" e di altri approcci più innovativi

Quali sono le novità terapeutiche

Solitamente, quando si parla di cura del Lichen sclerosus, è d'uopo intendere non una sola terapia od un solo farmaco, ma piuttosto un

 
approccio terapeutico combinato per il Lichen scleroatrofico
 
che può avvalersi di più dispositivi, i quali variano sicuramente in base al caso e al grado di severità.
 
Ad esempio, se un Lichen scleroatrofico lieve può essere trattato con soli farmaci topici ed integratori specifici, un Lichen scleroatrofico più serio deve avvalersi di più fronti di attacco, dalla
 
- Dermochirurgia ambulatoriale conservativa (che ricordiamo si effettua in anestesia locale ed è praticamente indolore) che si effettua in casi di Lichen scleroatrofico grave e aree leucoplasiche a rischio di trasformazione (quindi in basse percentuali rispetto alle diangosi effettuate: per questo la diangosi precoce è importante)
 
fino anche agli approcci più innovativi come
 
- Microinfltrazioni con farmaci antifinammatori e ad oggi, anche in combinazione con:
 
- Microinfiltrazioni con farmaci rigenerativi
 
si veda in tal senso, l'impiego dei Poli-deossi-ribonucleotidi (PDRN): questi sono frammenti di DNA un tempo prelevati dalla placenta umana, ma ad oggi di derivazione ittica (liquido seminale della trota salmonata - farmacologicamente confezionati, pronti all'uso) che possono essere applicati anche previa apposizione di creme anestetiche per la massima tollerabilità e che hanno funzione di:
 
1. contribuire ad arrestare il processo infiammatorio
 
2. stimolare i fibroblasti - cellule che compongono la nostra pelle - a rigenerare i tessuti, per una ripresa più completa dalla malattia

 
Infine, chi dovrebbe seguire i pazienti affetti da Lichen scleroatrofico o scelrosus?

Lo diciamo da sempre, il Dermatologo Venereologo.

Bibliografia:

1) Sini P, Denti A, Cattarini G, Daglio M, Tira ME, Balduini C. Effect of polydeoxyribonucleotides on human fibroblasts in primary culture. Cell Biochem Funct. 1999 Jun;17(2):107-14.

2) Raposio E, Guida C, Coradeghini R, Scanarotti C, Parodi A, Baldelli I, Fiocca R, In vitro polydeoxyribonucleotide effects on human pre-adipocytes. Cell Prolif. 2008 Oct;41(5):739-54. Epub 2008 Jul 31.

3) Polito F, Bitto A, Galeano M, Irrera N, Marini H, Calò M, Squadrito F, Altavilla D. Polydeoxyribonucleotide restores blood flow in an experimental model of ischemic 

4) Arena S, Minutoli L, Arena F, Nicotina PA, Romeo C, Squadrito F, Altavilla D, Morgia G, Magno C. Polydeoxyribonucleotide administration improves the intra-testicular vascularization in rat experimental varicocele. Fertil Steril. 2012 Jan;97(1):165-8. Epub 2011 Nov 17.

5) Bitto A, Polito F, Irrera N, D'Ascola A, Avenoso A, Nastasi G, Campo GM, Micali A, Bagnato G, Minutoli L, Marini H, Rinaldi M, Squadrito F, Altavilla D. Polydeoxyribonucleotide reduces cytokine production and the severity of collagen-induced arthritis by stimulation of adenosine A(A) receptor. Arthritis Rheum. 2011 Nov; 63(11):3364-71.

Data pubblicazione: 25 febbraio 2012 Ultimo aggiornamento: 31 maggio 2017

26 commenti

#1
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Utente 242XXX

Buongiorno Dr. laino ,
spero che sia il posto giusto dove esporre il mio problema.
Ho fatto gia' alcune visite in funzione a delle macchie bianche apparse sulla pelle interna del pene , la prima diagnosi e' stata
vitiligine ( nessuna cura , solo integratori e analisi del sangue per la tiroide ) il secondo dermatologo mi ha diagnosticato lichen
e mi ha fato mettere due creme x un mese senza risultati e poi mi ha detto di continuare a mette una crema neutra.
Visto la sua preparazione in materie e' stato sufficente cio' che mi hanno diagnosticato ?

#2
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Dr. Luigi Laino

Leggo che ha ricevuto 2 diagnosi sostanzialmente dissimile: ovviamente la diagnosi di certezza non può mancare e dovrebbe produrla nuovamente dal dermatologo venereologo di sua fiducia nella sede a lei più confacente; questo poichè vitiligine e lichen sclerosus (nonostante le similitudini immunologiche) sono patologie dissimili anche a livello terapeutico.
saluti

#3
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Utente 242XXX

Buongiorno Dr. Laino
il dermatologo mi ha detto che la cura e' stata fatta e devo solo continuare a mettere la crema base Essex una volta al giorno.
La cura fatta e': 15gg Elocon la mattina e 30 gg Lamisil alla sera. Io non sono ai livelli delle foto sopra , ma la paura e' che la situazione peggiori.
La mia intenzione e' quella di consultare un altro medico , in quanto anche dalla prima alla seconda visita la diagnosi e' stata radicalmente diversa.
Visto la sua preparazione sull' argomento non riesce tramite una
documentazione fotografica diagnosticare e darmi la cura ( a pagamento) senza una visita presso il suo studio a Roma in quanto abito a Como , oppure darmi un nominativo di un Dr. che secondo lei
e' preparato su tale argomento a Como , Molano , Bergamo
Ringraziandola anticipatamente
saluti
Giuseppe

#4
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Dr. Luigi Laino

Nessuna delle sue richieste può essere soddisfatta in una sede telematica; sono certo che potrà reperire il suo dermatologo di fiducia nella sua città e conseguentemente affidarsi (e fidarsi) dei dettami da Egli imposti.

Cari saluti

#5
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Utente 242XXX

Buongiorno Dr. laino
mi permetto di disturbarla ancora , ma secondo lei e' sufficente la cura che mi e' stata prescritta o come mi e' stato detto devo attendere un evoluzione ???
Inoltre per essere sicuri di quanto mi e' stato diagnosticato non e' possibile fare un esame ( biopsia ... o altro ) che determini con esattezza la malattia.
cordiali saluti
Giuseppe

#6
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Dr. Luigi Laino

Certo che e' possibile effettuare una biopsia (che ricordo essere ambulatoriale e praticamente indolore in anestesia locale): anzi a volte e' consigliabile, ma dipende dai casi.
Altro non posso dire non conoscendo il suo caso.
Saluti

#7
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Utente 328XXX

Buonasera Dottore,
le volevo chiedere se è possibile che si possa riscontrare questa malattia dopo un intervento di frenuloplastica.
Dopo alcuni mesi non ho più problemi anche se lo scorrimento del prepuzio rispetto a prima risulta meno fluido e spesso poco lubrificato.

La situazione attuale si presenta con la zona del meato uretrale leggermente arrossata e con le due zone esterne del glande più chiare rispetto al resto. Più che bianco somiglia ad un colore tra il grigio e il viola, mentre la prima parte del prepuzio (quella precedentemente all'operazione non perfettamente visibile) risulta biancastra a differenza della pelle più esterna e dell'asta che è decisamente più scura. Non ho alcun tipo di lacerazione, desquamazione o piaghetta, i rapporti sono abbastanza normali con un leggero dolore alla base del glande in casi di poca lubrificazione (dopo la frenuloplastica, ormai 5 mesi, quel leggero dolorino non è mai sparito del tutto). So che ci sarebbe bisogno di un'altra visita ma da questa descrizione mi saprebbe dare un suo parere in merito? Grazie

#8
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Utente 328XXX

Ho dimenticato di aggiungere che nella zona del prepuzio la pelle mi sembra risultare meno elastica e per questo più tesa, direi quasi sgranata. Ho notato una leggerissima fimosi dopo l'operazione e di conseguenza, anche se riesco a scoprire perfettamente tutto il glande in fase di erezione, il prepuzio risulta molto tirato, bianco con delle zone a chiazze più chiare.

#9
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Dr. Luigi Laino

Sebbene non si possa escludere un caso di Lichen sclerosus direi - come paventa - che la visita Venereologica sia assolutamente necessaria.
Per info generali può scegliere www.lichenscleroatrofico.it
Cari saluti

#10
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Utente 328XXX

La ringrazio, penso che a breve mi occuperò di questo problema. Ho qualche dubbio semplicemente perchè le immagini in rete sono molto marcate, mentre io oltre a costatare una colorazione diversa della pelle non ho altri problemi... tanto è vero che ho il dubbio che possa trattarsi di vitiligine perchè prima dell'operazione avevo già 2 macchiette un po più chiare sulla pelle scura dell'asta se si notavano di più in erezione quando al pelle era tesa. Secondo la sua esperienza è necessario prenotare velocemente una visita? Tardare potrebbe peggiorare radicalmente la malattia? Grazie mille.

#11
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Dr. Luigi Laino

Guardi, in 10 anni di esperienza sul lichen sclerosus da specialista, ho visto lichen scleroatrofici aventi una rapida progressione di patologia (pochi mesi) e lichen scleroatrofici a lentissima progressione (anni).
La differenza fra una vitiligine, un'ipocromia parafisiologica e un lichen sclerosus scleroatrofico è enorme; quindi nessuna remora a programmare un controllo venereologico in tempi ragionevoli, il quale chiarirà con selettività il problema.
Cari saluti

#12
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Utente 328XXX

Perfetto, grazie mille. Saluti

#14
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Utente 355XXX

Salve dott. Luigi Laino, ho 25 anni e il dermatologo mi ha diagnosticato il lichen sclerotrofico al glande dopo circa un paio di anni dal primo sintomo ho deciso finalmente di farmi visitare ed eccomi quà, inizialmente avevo solo lo schiarimento del glande intorno alla punta, in seguito ho avuto una irritazione da sfregamento sempre nella stessa zona e la parte irritata si è "colorata" lasciando la parte esterna sempre grigio/biancastra.
con il passare del tempo è subentrata una fimosi che in erezione non mi permette di scoprire tutto il glande ed un restringimento dell'uretra con il conseguente rallentamento del flusso urinario.
ultimamente dopo una erezione prolungata ho notato un rigonfiamento sulla parte sinistra dell'asta alla base del pene con una sensazione di fastidio se toccata, in condizioni di asta rilassata il gonfiore non si vede ma toccando la sensazione di fastidio rimane e a volte la pelle in corrispondenza risulta con una colorazione tipo lividura, cosa potrebbe essere? e cosa mi consiglia di prendere? per il glande la dermatologa mi ha prescritto repasine capsule e crema da assumere per un mese e mezzo ma al termine della cura non ho avuto alcun miglioramento.

La ringrazio e mi scuso per la lunghezza del post.

#15
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Dr. Luigi Laino

Consiglio una visita DermoVenereologica per chiaire ed aggiornare lo stato delle cose e valutare da subito il problema ostruttivo del meato uretrale. Non faccia assolutamente autoterapie.
Carissimi saluti

#16
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Utente 355XXX

Grazie per la risposta immediata!

Un ultima domanda, è possibile una volta "guarito" che almeno esteticamente ritorni al colorito originale?

#17
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Dr. Luigi Laino

Nella mia esperienza ho visto molte repigmentazioni parziali o totali delle aree affette, sebbene questo costituisca un dato empirico, la possibilità c'è
Saluti
Per info
www.lichenscleroatrofico.it

#18
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Utente 356XXX

Buongiorno Dr.Laino,
sono un uomo di 57 anni che soffre di lichen sclero-atrofico dal 2001. L'ho sempre curata con Gentalin crema e impacchi con acqua borica, poi con TRAVOCORT crema e Attiva Baby; la malattia spariva e tornava dopo parecchi mesi. Sono stato anche da un urologo il quale mi ha consigliato l'intervento, secondo lei è necessario o ci sono cure più mirate? Ultimamente sto curando la malattia con lavaggi bicarbonato e PROTOPIC 0,1%UNG la sera per tre mesi; nonostante ciò la malattia si ripresenta puntuale. Vorrei quindi con la presente sapere da lei quale terapia funzionale intraprendere per guarire totalmente e non calmare la malattia solo per qualche periodo. Ringraziando per l'attenzione prestata
Cordiali saluti
Mario

#19
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Utente 325XXX

Buongiorno Dottore,
mi chiamo Andrea e ho 29 anni.
A seguito di 1 infezione assieme a quella mi è stata riscontrato il lichen sclerosus. Il dermatologo in precedenza non aveva minimamente paventato questa ipotesi in quanto a suo parere troppo giovane e mi aveva dato pomate che avevano lenito il gonfiore e portato l'anello prepuziale a prender la sua normalità in certe zone. A seguito di sangue nelle urine e dolore uretrale mi è stata fatta far una visita urologica che ha portato alla seguente diagnosi: Lichen sclerosus in fase avanzata con elisione estesa del solco balano-prepuziale e compromissione del meato uretrale esterno il cui calibro appare inferiore a 1mm.Marcato interessamento in senso prossimale del prepuzio per una estenzione di circa 3 cm.Utile esecuzione di circoncisione,liberazione del glande e meatoplastica uretrale e eventuale uretroplastica sec. De Sy-Oesterlink. Dottor Laino vorrei precisare che fin da età pediatrica ho sempre avuto il meato uretrale più piccolo del solito,ma questa cosa i due urologi che mi han visitato non han minimamente preso in considerazine. Mi han detto che ora data la gravità e l'estensione della malattia dovran metter catetere sovrapubico e fare cistoscopia per analizzar e programmar l'intervento.Intervento che come mi è stato detto non sarà una passeggiata. Resta l'intervento l'unicasoluzione? Il dermatologo ha sbagliato completamente a non riscontrarmi la malattia?
La ringrazio,
Andrea

#20
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Utente 360XXX

Buonasera dottore, preciso, che questo problema che le esporrò, ce l'ho da molti anni, ho, un forte prurito alla punta del glande, ma nella parte interna esattamente, dove esce l'urina, e successivamente molti anni dopo, mi è comparso sulla lingua delle macchie biancastre, per la parte genitale, sono stato curato sempre da un urologo, ed ho fatto due uretroplastiche, con allargamento dell'uretra, pensando che fosse la chiusura dell'uretra, ma niente da fare dopo l'operazione e dopo che finivano gli antibiotici, ritornava questo forte prurito. Ho cambiato città e dopo poco, ho avuto anche delle macchie bianche sulla lingua, dopo un intervento di implantologia. Per due anni, sono andato in un ospedale dermatologico, e mi hanno detto, che era un lichen scheloatrofico, ho fatto diverse terapie le prime con uno sciroppo denso e anche costoso, che non ricordo il nome, ma niente, poi con del clobesol 0,5% da mettere sul glande e all'interno dell'uretra, dove sentivo il prurito, e poi sulla lingua sempre una soluzione a base di clobesol, l'ho fatto per due anni, ma non consecutive, ma niente, ho ancora sia il forte prurito, e la parte superiore si indurisce, poi dopo aver strofinato fortemente il glande, la parte superiore si ammorbidisce e mi passa il prurito, che poi ritorna dopo 3-4 giorni. Ho cambiato medico e adesso, sto facendo delle iniezioni di Kenacort 40 mg una iniezione ogni 10 giorni, per 3 volte e poi, una ogni 15 giorni sempre per tre volte, ma, dopo averne fatte gia tre, non è cambiato niente. Cos'altro potrei fare, se alla fine del ciclo, non succede niente? Non metto più, il clobesol sul glande, ma devo obbligatoriamente strofinarlo, perchè è un prurito incontrollabile, e non riesco a fermarmi.
Grazie

#21
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Dr. Luigi Laino

Rispondo in un unico consulto ai tre commenti indicati dagli ultimi utenti:

Come vedete, ogni lichen sclerosus ha la sua storia e - purtoppo - il proprio grado di severità.

Da quello che leggo direi che siate tutti seguiti in ambito medico, sebbene sia a mio avviso - specie anche prima nell'approccio chirurgico - una valutazione DermoVenereologica che possa magari (parlando i termini ipotetici) valutare assieme ai chirurghi delle terapie da associare preventivamente, che possano limitare gli approcci chirurgici e renderli più mirati e selettivi.
Non commento come di solito le terapie già in uso sia poiché non posso validare a distanza la bontà sia perché questo ci è impossibile per ulteriori motivi.
Carissimi saluti

#22
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Utente 396XXX

Buonasera, dottor Laino.
Sono stato sottoposto 2 mesi fa a un intervento di fimosi serrata congenita perfettamente riuscito.
Ora ho scoperto di essere affetto da lichen sclerosus. L'urologo mi ha consigliato di applicare REPADERMI tutti i giorni... per sempre !!! Perché dice che non c'è cura....
Potrebbe confermarmi la diagnosi ?
Grazie.

#23
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Utente 403XXX

Buon pomeriggio Dottore
sono affetto da Lichen sclero atrofico in fase iniziale... e leggo qui che viene consigliato di fare un controllo da un Dermatologo Venerologo.
Nn sapendolo mi sono affidato ad un Urologo il quale subito ha diagnosticato il mio problema.
Ora mi dovrò operare per il fatto che non riesco a far scorrere la pelle sul glande a pene eretto.
Documentandomi ho letto che ad oggi non c'è una cura ma si deve perseguire una cura continuativa nel tempo.
Anche grazie ad un Suo collega qui nel sito ho subito effettuato esami consigliati ed è tutto negativo.
Domada: visto i tempi di attesa per esser operati (mesi) a suo avviso se faccio l'operazione e poi per la gestione post operatoria chiedo consulto ad un venerologo può essermi d'aiuto ?
Per motivi di privaci nn dico in pubblico il nome del mio urologo, ma credo (spero) che avendo il "capello bianco" e la sua posizione ne ha viste nel tempo.
La ringrazio
s

#24
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Utente 488XXX

Buongiorno dottore, sono affetto da lichen (confermato da biopsia) e ho effettuato alcuni trattamenti con PRP, senza risultati. Leggo che lei effettua infiltrazioni di PDRN. Si riferisce al Placentex? Lo chiedo perche' mi stato prescritto recentemente placentex crema. Grazie in anticipo

#25
Foto profilo Utente 494XXX
Utente 494XXX

Buongiorno,

vorrei sapere se il lichen atrofico è ereditario o meno.
La ringrazio.

#26
Foto profilo Utente 567XXX
Utente 567XXX

Buongiorno
ho avuto da poco una diagnosi di LSA vulvare dalla mia ginegologa, una diagnosi sicura al 99% in quanto ora faccio terapia cortisonica dopo di che farò la vulvoscopia. Tale diagnosi è piuttosto tardiva perchè anni fa avevo accusato gli stessi sintomi: dolore intenso,imposibilità di stare seduta nemmeno riuscivo a sopportare gli slip, rapporti intimi neanche a parlarne. Allora, cinque anni fa,mese di agosto tutti in ferie, mi ero recata al più vicino pronto soccorso ginecologico ma lì non erano riusciti a fare una diagnosi. Il dolore poco per volta ,assumendo antidolorifici era diminuito fino a scomparire , ogni tanto si ripresentava sotto forma di prurito intenso e improvviso, ma sopportabile specie se mettevo il ghiaccio. A settembre di quest'anno si sono ripresentati dolori intensi e insopportabili. La mia ginecologa che ho subito consultato è stata subito precisa "ad occhio nudo", secondo lei i sintomi parlano chiaro: LSA vulvare. Con le cure cortisoniche e vitamina E (VEA spray) ora tutto va bene. Ora arrivo alla domanda : Vivendo in Piemonte, non ci sono centri di riferimento per LSA, quindi come posso in caso di conferma avere l'esenzione ed essere inserita nel registro malattie rare ? La remissione dei sintomi e il riacutizzarsi degli stessi ha una scadenza regolare o avviene in modi e tempi casuali? Grazie mille per l'attenzione

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