Il prurito intimo nella donna: 2 - cause non infettive
Dopo aver visto le cause infettive del prurito intimo nella donna, vediamo ora alcune delle cause di tipo non infettivo più frequenti.
Come già detto per prurito si intende una necessità incoercibile di grattarsi e può avere cause locali (ossia che riguardano la zona di interesse) oppure centrali quando derivano da condizioni particolari (per esempio lo stress) che arrivano a colpire dei target cutanei.
Quali sono le cause non infettive più frequenti?
Le cause non infettive del prurito vulvo-vaginale sono le situazioni Dermatologiche che possono essere scambiate per infezioni e che riassumiamo di seguito.
Lichen simplex o Neurodermite vulvare
Il lichen simplex è una condizione che si pensa possa essere causata dai neuromediatori dello stress psicologico ed è molto più frequente di quanto non comunemente si creda; la sua manifestazione clinica è un intenso prurito soprattutto serale, ma anche tipico di diverse fasi della giornata, il quale si accentua in posizione seduta o a seguito di abbigliamenti stretti ed è caratterizzato da un ispessimento della pelle e delle mucose esterne, le quali possono associarsi a lievi fissurazioni ed escoriazioni, dovute proprio al grattamento.
Lichen sclerosus vulvo-vaginale
Si tratta di una patologia classificata ultimamente come “rara” in Italia, sta sempre di più caratterizzando le diagnosi dermatovenereologico in ambito femminile, grazie alla maggior considerazione in ambito clinico; spesso misdiagnosticato, il Lichen sclerosus è una malattia infiammatoria cronica che può comportare seri danni alla cute e alle mucose genitali femminili, fino alla scomparsa delle piccole labbra e/o al collabimento dell’area clitoridea; esso è associato ad ispessimento della cute, ragadizzazioni importanti, esulcerazioni, ulcerazioni e tendenza alla cronicizzazione, con dispareunia (dolore all’atto sessuale). Può interessare l’ambito perianale e può avere la tendenza (sebbene in bassa percentuale attorno all’8 % dei casi gravi nel sesso femminile, non curati) alla trasformazione neoplastica.
Vulvo-Vaginite irritativa
È una forma piuttosto diffusa di vulvo-vaginite, tipica di stati post-infiammatori di altro genere (anche infettivo, dermatosico od allergico) e sovente dovuta alle terapie effettuate e soprattutto alla detersione sovente inappropriata o eccessiva; essa può essere mantenuta o peggiorata dalla confricazione (sfregamento) con indumenti sportivi o poco idonei alla zona e può essere caratterizzata anche da intenso rossore tipicamente localizzato nelle zone di sfregamento, invece che nelle pieghe
Psoriasi vulvare e psoriasi inversa
È una patologia infiammatoria a carattere cronico-recidivante può localizzarsi nei soggetti predisposti geneticamente e confinarsi anche soltanto in quelle zone, provocando a volte un lieve prurito ed una desquamazione; quando è inversa, sono le pieghe e il solco intergluteo ad essere interessate.
Vulvo-vaginite allergica (DAC)
È la manifestazione della Dermatite allergica da Contatto a livello genitale femminile, può essere causata da diversi agenti che hanno precedentemente sensibilizzato il soggetto (maggiori incriminati, metalli pesanti come il nichel, latex [allergia da profilattico] e profumi); caratterizzata da intenso prurito e lesioni eczematose; deve essere diangosticata con metodiche cliniche e strumentali (primo fra tutti il Patch test).
Dermatite atopica
È una patologia infiammatoria eczematosa della pelle tipica della triade atopica (dermatite atopica, rinite allergica e asma bronchiale) può insorgere anche in età adulta, sebbene sviluppi con più frequenza nella fascia pediatrica è caratterizzata da lesioni eczmatose intensamente pruriginose che nella fase cronica possono lichenificarsi e ragadizzarsi: la diagnosi clinica può essere complicata se si hanno localizzazioni solo zonali.
Xerosi vulvare
Un tempo era definita erroneamente “craurosi vulvare” (definizione che identifica meglio un Lichen sclerosus in fase iniziale) è un fenomeno tipico della fase post-menopausale, caratterizzato dalla secchezza dell’ambiens vulvo-vaginale che può rilfettersi oltre che in una dispareunia, anche in un prurito localizzato, presente in diverse fasi della giornata.
Esistono molte altre forme che possono arrecare prurito intimo e queste rappresentano i capitoli maggiormente rappresentati; è fondamentale quindi asserire che in caso di prurito intimo, prima ancora di curare (molta attenzione alle creme o alle terapie da banco) è fondamentale inquadrare bene il proprio caso facendosi accompagnare dal proprio specialista DermoVenereologo di fiducia, per inquadrare e trattare con selettività ed efficacia, le tante forme patologiche che possono nascondersi dietro a quel sintomo così comune.