L'eutanasia nella leggenda e cultura sarda: l'accabadora
Prima che arrivassero le normative e prima delle analisi bioetiche, nella cultura sarda si descriveva un personaggio a metà tra realtà e fantasia: l’accabadora. Le radici del termine arrivano dal verbo “accabadare”, dal duplice significato di "incrociare le mani a un morto" e di cavalcare, inteso nel senso di "partire".
Chi era l'accabadora?
L'accabadora era una donna vestita di nero che si avvicinava al paziente terminale, faceva uscire i parenti e procedeva a porre fine alle sofferenze del malato, con metodi di vario tipo. Solitamente svolgeva anche il ruolo di levatrice assumendo il significato di colei che apriva e chiudeva il cerchio della vita. Vediamo come viene descritta nella tradizione sarda questo personaggio che ha posto le radici dell'eutanasia.