Prurito anale streptococco.

Prurito perianale: a volte il colpevole è uno streptococco!

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Il prurito perianale è una dei sintomi che più frequentemente conducono il paziente dal proctologo e purtroppo in un considerevole numero di casi, eseguiti tutti gli accertamenti indicati e messe in atto tutte le soluzioni terapeutiche a disposizione, resta un problema irrisolto.

Lo streptococco può causare prurito anale

Giunge ora in aiuto il risultato di un lavoro pubblicato su Colorectal Diseases [1] ad opera di autori tedeschi che hanno identificato una nuova possibile causa e propongono una terapia efficace.

Gli Autori hanno ricercato infatti in pazienti adulti mediante tampone perianali (esame semplice ed assolutamente indolore) l’eventuale presenza di infezione da parte di un batterio noto come Streptococco beta emolitico, dal 1966 riconosciuta causa di dermatite perianale e conseguente prurito nel bambino.

I pazienti con tampone positivo sono stati poi sottoposti a terapia antibiotica mirata con uno o più cicli di terapia per bocca della durata di 14 giorni e sono state trattate le eventuali patologie contemporaneamente presenti a loro volta possibili cause di prurito (emorroidi, ragadi).

È stata infine studiato il rapporto tra scomparsa dell’infezione e scomparsa del sintomo prurito.

Nel 42 % dei casi positivi alla scomparsa dell’infezione si è osservata la scomparsa del prurito mentre nel restante 58% è stato necessario un trattamento aggiuntivo per una delle condizioni associate sopraelencate.

L’infezione quindi è presente nell’adulto molto più frequentemente di quanto ritenuto in passato e in certi casi può estendersi ad altri distretti corporei, in particolare negli anziani, nei neonati e nei pazienti immunodepressi.

Diventa quindi fondamentale, dopo i dati di questo studio, considerare questa causa in presenza di prurito anale, soprattutto in assenza di altre patologie presenti che potrebbero giustificare il sintomo.

La terapia antibiotica infatti risolve completamente il problema, una volta correttamente identificato, nella maggior parte dei casi liberando il paziente da un disturbo che incide notevolmente sulla qualità della vita.

Data pubblicazione: 01 maggio 2013

12 commenti

#4
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Dr. Luigi Laino

Caro Andrea
Utile sicuramente citare questo studio.
Però... Da dermatologo non posso esimermi dal permetterei di chiederti di poter aggiungere un piccolo contributo: lascerò a Te ovviamente la possibilità di ma tenerlo su questa Tua news.

Ciò descrive questo studio, altro non è che la famigerata, antica e basilare ANITE STREPTOCOCCICA.

tale condizione rappresenta per noi dermatologi, l'ABC delle cause patologiche di infiammazione persistente perianale.

L'anite streptococcica, causata da streptococco beta emolitico di ceppo B, sovente differenziata da un esantema Kawasaki - like quanto di tipo muco-cutaneo (che è causato da una reazione tossica da superantigene TSST e dovuta al ceppo A) non deve essere diagnosticata per esclusione, ma, a mio modesto avviso, rappresenta una diagnosi diretta dermatologica di tipo clinico e trova conferma secondariamente per esame colturale ed isolamento dello strepto di tipo B.

Pertanto L'anite streptococcica non può essere a mio avviso una diagnosi da misconoscere o da presupporre, in virtù del chiaro quadro clinico muco-semimucosale che non può certo sfuggire all'occhio dell'esperto dermatologo.

Negli anni di consulenza neonatale e pediatrica che ho svolto alla Sapienza di Roma, queste diagnosi - peraltro non frequenti - venivano poste dalla nostre équipe dermatologica itinerante e dalla mia Eccellente Maestra di dermatologia in modo semplice, clinico e immediato, salvo poi ottenere la conferma microbiologica in tempi rapidi.

Ti ringrazio per aver citato questa condizione, che a mio avviso rimane di competenza elettiva dermatologica e spero che anche Tu da esperto Coloproctologo, potrai essere d'accordo: in caso di dubbi diagnostici utile il nostro apporto.

Carissimi saluti e grazie per l'ospitalita'
Luigi Laino

#5
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Dr. Andrea Favara

Caro Luigi,
ti ringrazio per la tua precisazione che condivido parola per parola.
Nella pratica clinica collaboro oserei dire quotidianamente con i colleghi dermatologi e il loro apporto sulle patologie di loro competenza è fondamentale e a mio modo di vedere irrinunciabile con evidenti risultati sulla miglior gestione dei pazienti.
Purtroppo tuttavia devo riconoscere che non da tutti i proctologi questo atteggiamento è sempre condiviso e, sempre nella pratica clinica, mi capita frequentemente di vedere in seconda battuta o per una seconda opinione pazienti con problematiche di competenza dermatologica gestiti con un po' di superficilita' ed in prima persona da colleghi proctologi che a volte hanno il vizio di sentirsi un po' 'tuttologi' nei confronti delle patologie a localizzazione ano-perianale.
La mia osservazione voleva quindi essere uno stimolo ad incoraggiare la collaborazione come hai ben sottolineato, ovviamente reciproca, tra due specialità che, se ben conosciute e coltivate, hanno piu' di un elemento in comune.

Andrea

#6
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Ex utente

Gentile Dr.
come ho potuto notare, non viene considerata l'opzione della Candidosi intestinale o candidosi cronica che come effetti da prurito anale, psoriasi, emorroidi ecc., assecondando una terapia antibiotica si rischierebbe di peggiorare la sistuazione.
Da Utente Le chiedo pertanto quali accertamenti clinici e diagnostici possono essere utili a evidenziare la natura di questo malessere?
Grazie, Maria

#7
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Dr. Andrea Favara

La candidosi è una infezione da miceti ed è una nota causa di prurito perianale in effetti, non ha tuttavia alcun rapporto con psoriasi, emorroidi ed altre patologie.Confermata la diagnosi, la terapia prevede l' assunzione di terapia antimicotica.
Prego.

#8
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Utente 276XXX

buongiorno da tre mesi soffro di una invalidante anite perianale (e da una settimana mi si e' infiammata una vecchia e innocua marisca). esame feci negativo a parassiti e candida, mentre tampone rettale con antibiogramma (negativo a candida) ha evidenziato: STREPTOCOCCO BETA-EMOLITICO DI GRUPPO B
il dermatologo mi ha prescritto senza nessun successo bactrim (confermatomi anche da infettivologo sentito per secondo consulto). in effetti l'antibiogramma mi da per il bactrim una MIC <= 10 laddove le tabelle EUCAST danno una resistenza per mic breakpoint > 2.
alla luce degli altri risultati del mio antibiogramma vorrei sapere quale e' l'antibiotico di elezione da citare alla prossima visita con un secondo dermatologo. in tre mesi sono stato curato senza successo da proctologo (per "irritazione" con zinco), medico di base (per micosi con antimicotici locali), dermatologo (di nuovo per micosi con antimicotici anche orali. mi ha visto anche un gastroenterologo che anziche il bactrim avrebbe provato amoxicillina o augmentin:
Teicoplanina. <=0, 12 S (mic breakpont S < 2 - distanza Mic-Breakpoint = 1,88)
Vancomicina 1 S ( mic breakpont S < 2 distanza Mic-Breakpoint = 1)
Moxifloxacina 0, 12 S ( mic breakpont S < 0, 5 - distanza Mic-Breakpoint = 0,38)
Tigeciclina <=0, 06 S mic breakpont S < 0,125 - distanza Mic-Breakpoint = 0,06)
Linezolid <=2 S mic breakpont sensible < 2 (distanza Mic-Breakpoint = 0)
AMOXICILLINA S (mic non indicata)
AUGMENTIN S (mic non indicata)

grazie spero in una risposta perche sono esausto e non so piu a quale santo votarmi vista l'infinita' di medici ed esami gia verificati.

#9
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Dr. Andrea Favara

L' antibiotico terapia eventuale deve seguire l'antibiogramma. Non e' detto sia quella l'unica causa del suo prurito. Prego.

#10
Foto profilo Utente 276XXX
Utente 276XXX

grazie dottore, ma infatti l'antibiotico e' stato prescritto dopo l'antibiogramma che ha mostrato la presenza del batterio, e dopo fallimento di 1 mese di cura antimicotica. il dermatologo ha indicato bactrim visto l'antibiogramma che riporta una sensibilita' al Trimetoprim/Sulfametossazolo con MIC <= 10 (dove le tabelle EUCAST danno una resistenza per mic breakpoint > 2 per cui i miei dubbi). i medici visti dopo l'antibiogramma (dermatologo e gastroenterologo) indicano terapia antibiotica. il primo mi ha dato il batricm per 10 gg, il secondo dice che avrebbe preferito amoxiciliina o augementin. comunque ho prenotato proprio con lei un video consulto. puoì essere utile? grazie

#11
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Utente 276XXX

o forse intende che una nuova terapia antibiotica DEVE seguire un NUOVO SECONDO antibiogramma? grazie

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