Lo screening precoce del tumore del polmone può salvare la vita
Il tumore al polmone è ormai considerato da tutti gli esperti del settore Oncologico la grande sfida di questo millennio poichè associato, ancora alla fine del 2015 e se non diagnosticato in tempo utile, a tassi di sopravvivenza complessivi molto bassi.
E' noto che un piccolo tumore, resecato in fase precoce o iniziale, abbia potuto e possa più difficilmente inviare cellule malate a distanza.
Individuare un tumore polmonare maligno negli stadi più iniziali, in particolare al di sotto dei 2 centimetri di diametro (fattore T), è finalmente e definitivamente considerato altamente vantaggioso per il Paziente, che può così essere trattato più precocemente, ottendendo i migliori benefici in termini di migliore impatto nella valutazione della qualità di vita e della quantità di vita a medio e lungo termine.
In particolare si abbatte il tasso di spread della malattia ai linfonodi intratoracici ilari e mediastinici che sono le prime stazioni linfonodali (fattore N) che possono essere interessate dalle forme cosiddette localmente avanzate e si abbatte anche il tasso di metastasi a distanza delle forme più avanzate (fattore M).
Negli ultimi anni si è assistito ad un graduale miglioramento delle metodiche di detezione del tumore polmonare e, di recente, lo screening precoce del tumore polmonare eseguito con TAC torace associata alla discussione collegiale polispecialistica dei casi clinici, ha dimostrato essere altamente efficace nell'individuare precocemente i tumori agli stadi più iniziali, soprattutto nelle fasce d'età e nelle popolazioni più a rischio, abbattendo i tassi di mortalità e migliorando in modo statisticamente significativo le curve di sopravvivenza dei Pazienti affetti da tale patologia negli stadi più iniziali, che possono così essere precocemente operati, sempre più spesso, grazie alla tecnologia sempre più avanzata ed alla nascita continua di strumenti specialistici sempre più dedicati, con tecniche open minitoracotomiche o mediante le cosiddette videolobectomie polmonari miniinvasive.
Ci piace infatti pensare che questo secolo sia quello in cui la malattia neoplastica del polmone, da tutti considerata una vera e propria piaga in espansione in ogni fascia d'età, verrà finalmente affrontata con la giusta determinazione da chi guida i paesi tecnologicamente avanzati, affrontando il tanto discusso rapporto costo economico/beneficio clinico-curativo della diagnosi precoce che in passato si credeva fosse a vantaggio del primo parametro ed allo stato attuale è invece dimostrato essere a vantaggio del secondo; uno Stato moderno, che offra ai propri Cittadini uno screening efficace del tumore polmonare, riduce infatti enormemente la spesa di cura pro capite per Paziente a rischio proprio perchè la malattia avanza più difficilmente agli stadi cosiddetti di non curabilità che poi è quella definitivamente associata alle spese maggiori sia in termini economici che in termini etici.
Riferimenti: