Il Chirurgo Plastico è sempre più social
I Social Media entrano sempre più nella vita di tutti noi ma qual'è l'impatto di tali mezzi nella pratica dello specialista di Chirurgia Plastica?
Dopo un'iniziale scetticismo del professionista ad entrare nel Social, sempre con un'occhio attento all'invidia diffusa, ecco che il palcoscenico mediatico si è arricchito di molti chirurghi plastici.
Ormai qualche anno è passato ed è ora di tirare le somme di quest'esperienza comunicativa.
L'American Society of Plastic Surgery recentemente ha voluto analizzare il fenomeno, partendo dalla piattaforma più adeguata agli hashtag più utilizzati.
Dall'analisi degli intervistati emerge che il primum movens degli specialisti in chirurgia plastica è l'informazione corretta o meglio il combattimento verso le disinformazioni o leggende metropolitane che circolano sul nostro mondo.
L'educazione dei pazienti è una responsabilità importante per il chirurgo plastico nei social media, sicuramente la vetrina serve per arrivare a nuovi pazienti ma il social è cosi vasto che supera l'area di lavoro del medico stesso portando la comunicazione ad un ruolo più "sociale" di sanità pubblica.
Infatti negli USA su 3000 post sulla chirurgia plastica solo l'8% è scritto o commentato da medici specialisti in chirurgia plastica.
Riguardo a quale mezzo preferire tra Facebook, Twitter, Istagram etc, il consiglio è di rapportarsi al social che riflette meglio la personalità del medico e il target dei pazienti che si vuole raggiungere. Dove Twitter sembra preferito dagli uomini, Pinterest dalle donne, Istagram e Snapchat dai giovani mentre Facebook è quello con utenza più trasversale. Se si vogliono usare video Youtube ha 4 milioni di visitatori al giorno.
Se ci soffermiano sull'uso degli hashtags, questi sono ancora poco utilizzati nella nostra branca specialistica. Negli USA solo il 5% dei post dei chirurghi plastici aveva l'hashtag #plasticsurgery. Dopo una campagna informativa della rivista scientifica Plastic and Reconstructive Surgery l'utilizzo dell'hashtag appropiato è salito al 50% dimostrando quanto ancora la comunità scientifica debbe evolvere nella moderna comunicazione. Gli hashtags possono aiutare a categorizzare un post, a renderne facile la reperibilità e aumentare la visibilità del professionista.
Altro punto importante è l'interazione con il pubblico, rispondere rapidamente, scambiare il follow e interagire con gli altri colleghi; se si vuole essere social bisogna esserlo a 360 gradi, sempre cercando di continuare il processo educativo che si ha in testa.
Ma è facile "socializzare" un chirurgo plastico? Un recente articolo della Dottssa Heather Furnas ("Socializing a Plastic Surgeon" - Plastic Reconstructive Surgery March 2016 vol 137: 656-7) racconta un'iniziale iscrizione da osservatrice. Le prime impressioni sono state negative, lo trovava troppo autoreferenziante. Ma la conversione al social è avvenuta con un sito proprio come Medicitalia, dove i pazienti ponevano domande ai medici ma le risposte erano postate su Twitter direttamente.
E in Italia? Sicuramente non vi è stata ancora un'azione collettiva guidata dalle Società Scientifiche intorno alla Chirurgia Plastica; l'azione è dei singoli sempre attenti a migliorare la comunicazione, a informare i pazienti a partire dalla scelta del professionista. Gli hashtag sono ancora poco usati e, a mio parere, i primi che devono interagire di più sono gli utenti. Molti leggono ma non osano domandare o magari lo fanno in privato sulle mail dei professionisti.
Il futuro? Il Chirurgo Plastico moderno dovrà continuare ad informare, a dare sicurezza e credibilità ad una professione che avrà una crescita esponenziale nei prossimi anni. Le invidie si supereranno solo con una riduzione delle divisioni tra i vari medici magari attraverso una migliore regolamentazione dei ruoli.
I Pazienti saranno gli attori più importanti di questo cambiamento, partecipando alla "socializzazione" della Chirurgia Plastica...se inseriamo una news, un post, un tweet...lasciate i vostri commenti e le vostre domande, iniziamo un percorso che sottolinei l'importanza della specialità di Chirurgia Plastica in tutte le sue sfaccettature.