Quando il vomito nel neonato è segno della stenosi ipertrofica del piloro
Quando un neonato o lattante vomita dopo una poppata, certamente un genitore è propenso a pensare alla possibilità che il bambino abbia ingerito troppo latte o sia correlato al reflusso gastro-esofageo o a una possibile intolleranza, ma in pochi sanno che la causa potrebbe essere anche la stenosi ipertrofica del piloro.
La stenosi ipertrofica del piloro è un’anomalia caratterizzata dall’ispessimento della componente muscolare della parete del canale pilorico, una porzione dello stomaco (piloro) che, in condizioni normali, consente il passaggio del contenuto gastrico nell’intestino (duodeno).
Nei bambini con stenosi ipertrofica del piloro, tale passaggio è ostruito dalla presenza di una parete muscolare ispessita (ipertrofica), con il conseguente ristagno del cibo nello stomaco e quindi della comparsa del vomito.
L’incidenza della stenosi ipertrofica del piloro è di circa 1 neonato ogni 800, con una frequenza 4 volte maggiore nel sesso maschile.
Quando si manifesta?
In genere la diagnosi viene fatta tra la terza e la sesta settimana di vita per la comparsa di vomito, inizialmente sporadico e successivamente a tutte le poppate e con una notevole violenza, per cui è usata la definizione di “vomito a getto”.
La persistenza del vomito è responsabile di un arresto della crescita e di disidratazione per la perdita di elettroliti con il vomito.
Come fare la diagnosi?
La diagnosi viene confermata dall’esame ecografico. I criteri ecografici per la diagnosi: lunghezza del canale pilorico > 18 mm e spessore > 3-4 mm.
Come si tratta?
Il trattamento è esclusivamente chirurgico, sebbene alcuni neonati o lattanti necessitano di reintegrare le perdite occorse con il vomito prima di essere sottoposti all’intervento.
L’intervento consiste in una “piloromiotomia extramucosa sec. Ramstedt", un’incisione longitudinale della sola mucosa muscolare al fine di ripristinare il calibro interno del viscere e consentire così il passaggio di cibo. L’intervento può essere eseguito mediante una tecnica open, che prevede un’incisione a livello del quadrante addominale superiore destro o a livello periombelicale, o per via laparoscopica.
Nell’immediato decorso post-operatorio il bambino può riprendere l’alimentazione senza problemi a poche ore dall’intervento.