L'impatto dei video giochi nella formazione del giovane chirurgo

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Dr.ssa Francesca Crosta Chirurgo generale

La chirurgia laparoscopica consente di eseguire gli interventi chirurgici utilizzando un sistema di visione televisivo e di operare attraverso piccole incisioni cutanee lunghe al massimo di 1 cm. La grande innovazione è che il chirurgo non opera più con le mani all’interno del corpo ma utilizza strumenti ottici e operativi introdotti attraverso le piccole incisioni. In questo modo il chirurgo lavora guardando un monitor dove l’immagine intraoperatoria è magnificata, cioè ingrandita, cosi come accade durante le partite ai video giochi.

Durante il gioco dei video games si è notato un aumento della secrezione della dopamina, sostanza che stimola la regione pre-frontale del cervello, fondamentale per il coordinamento occhio-mano e indispensabile per la chirurgia laparoscopica. Alcuni studi scientifici sostengono che l’uso dei video games aumenterebbe le prestazioni laparoscopiche degli operatori, specialmente in quelli con comprovata esperienza di video giochi. In particolare si è notato che in questi chirurghi vi è una maggior coodinazione tra occhio e mano, dei tempi di razione più rapidi e un aumento della capacità visiva e spaziale. In particolare uno studio newyorkese1 ha dimostrato che i chirurghi che hanno giocato con i video games per almeno 3 ore la settimana hanno il 37% in meno di probabilità di commettere errori rispetto a quelli che non hanno mai giocato e sono nel 27% dei casi più veloci ed efficaci

La curva di apprendimento per il chirurgo in formazione è lunga e basata sul modello "Master-Apprendista", cioè il giovane chirurgo appende la procedura sotto la supervisione di un chirurgo qualificato e quando necessario quest'ultimo prende temporaneamente il comando per eseguire un passaggio difficile. Infatti oltre alla procedura il giovane chirurgo deve acquisire non solo la tecnica ma anche la conoscenza dell'insidia e la strategia per risolverla. Oggi con l'avvento della chirurgia laparoscopica il vedere i vari passaggi chirurgici è sicuramente molto più agevole rispetto alla chirurgia tradizionale, in quanto tutto l'atto operatorio viene trasmesso sul monitor, ma sicuramente non basta. Come per altre specialità, ad esempio nel campo della aviazione per la simulazione di un volo, esistono video di istruzione attarverso i quali si può appunto virtualmente "operare". Queste strumentazioni però hanno costi esorbitanti, ed è per questo, che in un era come la nostra, sempre più prende piede l'idea che i video giochi possano venir in aiuto ai chirurghi come trainer formativo.

Su questa scia è logico pensare ed estremizzare che forse un domani il Paziente ci domanderà non solo quale sia la nostra esperienza chirurgica ma anche… ”Dottore …ma lei gioca con i video games?”

 

Fonte: [1] "the impact of video games on training surgeons in the 21 st century" Rossetti Jc et al; Arch Surg 2007 Feb; 142(2): 181-6

 

Data pubblicazione: 14 luglio 2013

1 commenti

#1
Foto profilo Dr.ssa Paola Dei
Dr.ssa Paola Dei

Gentile
ho trovato l'articolo interessantissimo, soprattutto in base alle teorie di Papert, di cui le allego una citazione.
Seymour Papert, scienziato sud africano che ha dato vita al “costruzionismo”considera i videogiochi come il primo esempio di tecnologia informatica applicata alla produzione, per lui, i videogiochi rappresentano il primo approccio dei bambini al mondo del computer, insegnando loro che alcune forme di apprendimento sono coinvolgenti e gratificanti e permettono di conoscere meglio gli altri. Certo devono essere giochi intelligenti e guidati da un adulto, questo fa la differenza....
Egli scrive: ". Al momento l'uso più efficace che è stato fatto del computer ai fini di cambiare la struttura epistemologica dell'apprendimento nei bambini è stata la creazione di micro-mondi, in cui i bambini s'impegnano in un'attività...., proprio perché l'ambiente in cui si trovano immersi impone loro l'impiego di determinate capacità,,,,,, Dare ai bambini l'opportunità di imparare e di usare la..... in modo non formalizzato incoraggia anziché inibire l'eventuale accettazione dei metodi formali..."
Il computer può essere programmato in Logo, per far muovere le creazioni in modo significativo e gli alunni diventano, così, "produttori" (non consumatori passivi!) di software didattico.
Buon lavoro e buon ferragosto

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