Il realismo in Rubens e il seno di sua moglie: malattia di Mondor e artrite reumatoide?
Sir Peter Paul Rubens (1577-1640) è stato uno dei grandi Maestri barocchi fiamminghi noto appartenente alla Scuola dei Realisti.
Ha dipinto ritratti, paesaggi, scene mitologiche e bibliche e sono frequenti nelle sue opere i nudi femminili.
Agli inizio del 1600 era pittore di corte dell’ Arciduca d’Austria e la moglie Helene Fourment posava spesso come modella per le sue opere.
Anche nella rappresentazione della moglie quindi il realismo era evidente al punto da permettere ad un occhio esperto di indentificare dettagli molto particolari nei suoi dipinti.
Tra il 1609 ed il 1610 ad esempio realizzò ‘Sansone e Dalila’, episodio del Vecchio Testamento nel quale Sansone, innamorato di Dalila, le confida che il segreto della sua forza è nei capelli ed il quadro rappresenta il momento in cui un servo taglia i capelli a Sansone addormentato tra le braccia di Dalila.
In questa opera il modello per Dalila fu appunto la moglie di Rubens che è ritratta a seno scoperto.
La stessa Helene Fourment si presta a modella per un’ altra opera ‘Le Tre Grazie’ dove sono rappresentate le tre figlie di Zeus della mitologia greca e anche qui si tratta di tre nudi con il seno destro bene evidente nel soggetto a destra.
All’ occhio esperto di un chirurgo non può sfuggire che in entrambe le opere, nel quadrante inferiore esterno della mammella destra della modella è presente una deformazione della cute obliqua lineare che raggiunge il capezzolo senza altri segni tipici del cancro quali la pelle a buccia d’ arancia o la presenza di noduli evidenti.
Nelle Tre Grazie inoltre il medio, anulare e mignolo della mano destra della stessa modella appaiono flessi e deformati come tipicamente si verifica nell’ artrite reumatoide!
Helen aveva 23 anni all’ epoca dei dipinti e verosimilmente era affetta dalla cosiddetta malattia di Mondor ovvero una tromboflebite superficiale della parete toracica laterale che tipicamente si associa ad artrite reumatoide, descritta per la prima volta da Fagge nel 1869 e diventata poi nota nel 1939 come malattia di Mondor dall’ Autore che ne descrisse quattro casi all’ Accademia di Chirurgia Francese.
La malattia può essere secondaria a trauma, interventi chirurgici, raramente neoplasia o spesso insorgere in modo spontaneo ed in genere si risolve senza terapia specifica.
La mastite tubercolare può essere associata e nell’ Europa di Rubens la tubercolosi era certamente comune, appare quindi ragionevole ipotizzare che la moglie di Rubens potesse esserne affetta.
Dettagli molto umani quindi in soggetti ultraterreni che il Realista Rubens non avrebbe potuto omettere e che aggiungono ulteriore fascino e interesse alle sue opere.
B.King et al,2012, ANZ J Surg in press