Addio a Fabrizio Frizzi, l'uomo dei sorrisi
.... un malore ha costretto il popolare conduttore televisivo Fabrizio Frizzi a interrompere la registrazione dell'Eredità. E' una probabile ischemia (la famiglia ha chiesto la massima riservatezza sui dati clinici).....
Così veniva comunicato da tante testate giornalistiche quanto accaduto lo scorso ottobre 2017, accendendo i riflettori sull' ictus cerebrale.
Si è posta la lente d'ingrandimento sui meccanismi che lo determinano e sui sintomi premonitori, ma quel che non è stato sottolineato e che molti probabilmente non sanno, è che una delle cause più frequenti di ischemia cerebrale è la fibrillazione atriale.
Questa aritmia incrementa il rischio di avere un ictus di circa 5 volte rispetto a chi non la presenta e questo comporta un tasso di mortalità a 30 giorni dall'evento del 25% e del 50% ad un anno.
Ancora, solo il 20% di tutti gli ictus sono veri e propri stroke, cioè ictus invalidanti, ma la maggioranza sono TIA (ictus ischemici transitori), che danno sintomi a volte sfumati senza lasciare conseguenze irreversibili di danno neurologico. Questo accade perchè la gravità dell'ischemia cerebrale dipende dalla grandezza dell'embolo, dal sito di embolizzazione, dal numero di emboli e da preesistenti lesioni cerebrali o dalla presenza/assenza di circoli collaterali.
Inoltre il 92% degli ictus secondari a tromboembolia da fibrillazione atriale è di tipo ischemico, ma una minoranza (l' 8%) è di tipo emorragico.
Altri dati riguardano il tipo di fibrillazione atriale, che spesso è parossistica (cioè non è costantemente presente nel tempo) e clinicamente silente (il paziente può presentarla e non sapere di averla). Questo chiaramente crea grandi difficoltà nella diagnosi, perchè il problema può esistere e nè il paziente, nè il medico, ne sono a conoscenza.
Il 25% dei pazienti che vengono ricoverati nei reparti di neurologia per ischemia cerebrale vengono poi dimessi con diagnosi di ictus criptogenetico (che significa senza causa), ovviamente non perchè una causa non ci sia, ma perchè non si riesce a identificarla. Molti di questi pazienti hanno fibrillazione atriale parossistica clinicamente silente, ma quando viene eseguito l'ECG può non essere diagnostico perchè fatto dopo che l'aritmia è già terminata.
Ancora sappiamo che la principale causa di fibrillazione atriale è oggi rappresentata dall'ipertensione arteriosa (circa il 65% di tutte le cause), ma che spesso anche questa patologia viene diagnosticata tardivamente (circa il 50% dei pazienti ipertesi non sa di esserlo),
Questa convivenza (tra fibrillazione e ipertensione, magari entrambe non diagnosticate) è un'associazione esplosiva, perchè l'aritmia può essere causa della fibrillazione atriale, questa determinare l'ischemia cerebrale e i valori pressori elevati portare all'emorragia cerebrale.
Nei pazienti poi con diagnosi di fibrillazione atriale non solo sospetta, ma anche documentata, l'eventuale terapia anticoagulante orale correttamente prescritta attraverso formule specifiche (il famoso CHADSvasc score) può ulteriormente facilitare l'emorragia cerebrale se ci sono valori pressori elevati che il paziente non sa di avere.
Questa mole enorme di dati, di percentuali impressionanti e di conseguenze devastanti deve far riflettere....
Cosa sia successo a Fabrizio Frizzi non è ancora chiaro.....
La sua morte questa notte è avvenuta in seguito a un' emorragia cerebrale all'Ospedale Sant'Andre di Roma.
Se ci sia o meno un legame con quanto accaduto a ottobre e se qualcosa poteva esser fatto per evitare l'evento attuale francamente non lo so......
Posso solo associarmi alle tantissime manifestazioni di cordoglio per la sua famiglia e al dispiacere per aver perso uno dei volti più noti della nostra TV, che con la sua simpatia ha saputo disegnare un pezzo di storia del nostro paese.