Le vertigini
Si usa comunemente per esprimere la sensazione che il nostro corpo sta ruotando rispetto all'ambiente che ci circonda ("capogiro") oppure che siano gli oggetti a girare intorno a noi. In altri casi, la vertigine indica una semplice mancanza di equilibrio o la tendenza a sbandare mentre si cammina, non associate necessariamente alla sensazione di rotazione. Spesso le vertigini si associano ad altri sintomi, per esempio nausea e vomito, sudorazione, debolezza o senso di svenimento.
Cause:
Le vertigini possono essere causate da una malattia dell'orecchio, per esempio un'otite o, più spesso, da una labirintite, ossia da un’infiammazione della parte più interna dell'orecchio dove si trova un organo che regola il nostro equilibrio nello spazio, chiamato appunto labirinto. La causa di questa infiammazione può essere un’intossicazione da farmaci (per esempio alcuni antibiotici), un’allergia alimentare (crostacei o molluschi), oppure una banale infezione virale come quelle che provocano il raffreddore o il mal di gola: in questi casi, le vertigini sono intense, si accompagnando anche a nausea e vomito, ma durano pochi giorni e si risolvono da sole.
Un'altra malattia dell'orecchio che provoca vertigini è la malattia di Meniére, una condizione caratterizzata da un accumulo eccessivo di liquido all'interno del labirinto, che può portare a crisi vertiginose violente associate molto spesso a disturbi gravi dell'udito. Una causa ancora più grave di vertigine, ma relativamente rara, è un tumore del nervo acustico, chiamato neurinoma. In questi casi si può avere per molto tempo solo un ronzio all'orecchio che si complica successivamente con la perdita dell'udito e le vertigini.
Soprattutto nelle persone anziane, le vertigini possono essere provocate da una cattiva circolazione del sangue nel cervello e il fenomeno è tanto più frequente se coesistono ipertensione, diabete, scompenso cardiaco o alti livelli di colesterolo. Uno spasmo improvviso delle arterie che portano il sangue al cervello, dovuto a stress, ansia. o eccessiva tensione nervosa, può altresì provocare una riduzione della circolazione cerebrale, come anche l'ingestione abbondante di alcune sostanze, per esempio alcool e caffeina. In questi casi, le vertigini non sono molto forti ma si ripetono spesso e sono accompagnate da una sensazione abituale di equilibrio precario. Infine, la compressione di alcune arterie del collo favorita dalla presenza di un’artrosi cervicale particolarmente avanzata e scatenata da movimenti di rotazione della testa può dare origine ad improvvise crisi di vertigine.
Un tipo di vertigine che insorge in seguito a movimenti bruschi della testa, cambiando all'improvviso posizione nel letto oppure ancora alzandosi in piedi di scatto viene definita vertigine parossistica benigna. È molto intensa, ma dura solo pochi minuti ed è anch'essa comune tra le persone anziane. Viene provocata dal rapido spostamento di piccolissimi cristalli di carbonato di calcio nel labirinto. Anche un trauma recente alla testa può favorire la comparsa di questo fenomeno.