L'Influenza delcaffè e bevande alcoliche sulla Fertilità Maschile

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Stili di vita e scelte alimentari hanno da sempre un impatto sulla salute generale, ma negli ultimi anni sempre più studi si sono concentrati sul legame tra le abitudini di consumo di bevande e la salute riproduttiva maschile. Un recente studio pubblicato su Andrology, intitolato "The association of men's beverage intake with semen quality and assisted reproduction outcomes in patients undergoing fertility treatment" condotto da Albert Salas-Huetos et al. per il team di ricerca EARTH, ha esplorato questo legame, fornendo nuove informazioni. La ricerca ha analizzato come l’assunzione di bevande caffeinate, alcoliche e zuccherate incida su qualità del seme e sui risultati dei trattamenti di riproduzione assistita, come la fertilizzazione e l’impianto dell’embrione.

Obiettivi e Metodo L’obiettivo principale di questo studio era esplorare l'associazione tra il consumo di varie bevande e la qualità del seme, oltre che analizzare gli esiti dei trattamenti di fertilità in uomini che si sottopongono a riproduzione assistita. Lo studio ha incluso 896 campioni di sperma da 343 uomini e ha valutato 714 cicli di riproduzione assistita di coppie sottoposte a inseminazione intrauterina (IUI) e fecondazione in vitro (IVF). Le bevande analizzate comprendevano caffè e tè con caffeina, alcolici, bibite zuccherate e bibite dolcificate artificialmente.

Risultati Principali

  1. Bevande Caffeinate: I dati hanno mostrato che un consumo elevato di bevande come caffè e tè con caffeina era associato a una minore probabilità di ottenere una nascita viva durante i cicli IVF. I risultati indicano che le coppie dove l’uomo consumava più caffè o tè avevano un calo delle probabilità di successo: dal 49% nei casi di consumo minore al 33% in quelli di consumo maggiore per il caffè e dal 49% al 31% per il tè.

  2. Alcolici: Anche per i liquori è stato riscontrato un impatto negativo, con le probabilità di nascita viva che passavano dal 45% al 32% tra i livelli di consumo più bassi e quelli più elevati. Questo dato suggerisce che un consumo frequente di liquori potrebbe compromettere i risultati delle tecniche di riproduzione assistita.

  3. Birra: Diversamente dalle altre bevande alcoliche, il consumo di birra è stato associato a maggiori probabilità di una nascita viva nei trattamenti IVF. La probabilità di nascita viva aumentava dal 32% al 51% in base ai livelli di consumo.

Conclusione I risultati dello studio sollevano domande importanti su come le abitudini quotidiane influenzino i percorsi di fertilità assistita. Anche se ulteriori studi sono necessari per consolidare queste scoperte, una riduzione del consumo di bevande caffeinate e liquori potrebbe ottimizzare le probabilità di successo per chi è alla ricerca di una gravidanza.

 

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/andr.13795

 

Data pubblicazione: 14 novembre 2024

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