Fertilita millenials generazione z.

Fertilità, riproduzione: cosa ne sanno i Millennials e la Generazione Z

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Più della metà dei giovani europei, cioè il 54%, sa poco o nulla di quali sono i fattori che condizionano la fertilità umana.

Il 60% ignora l'età migliore per avere figli, che è prima dei 35 anni, ed il 63% non sa nulla riguardo alle varie e possibili tecniche di riproduzione assistita.

Fertilità: l'indagine sui giovani

Questi dati sono emersi da un’indagine, realizzata e promossa da Merck con il supporto tecnico di GAD3, nell’aprile di quest’anno e denominata “Le voci del futuro”, e che ora è stata presentata in occasione della recente European Fertility Week, intercorsa dal 4 al 10 di novembre.

La ricerca pesante, che ha coinvolto più di 9.000 giovani di età compresa tra i 20 e i 37 anni di 15 Paesi europei, aveva lo scopo di conoscere le aspettative, i desideri e le paure sui temi legati alla fertilità e al divenire genitori tra due fasce di popolazione giovanile: la Generazione Z (età da 20 ai 26 anni) e i Millennials (età compresa dai 27 ai 37 anni).

La scarsa conoscenza delle problematiche che influenzano la fertilità emerge dalla conferma che il 66% dei giovani intervistati non sa nulla sulle tecniche che si possono usare per preservare la fertilità, come il congelamento dei gameti e il 72% dice di non avere alcuna informazione su cosa sia la riserva ovarica.

I giovani hanno più informazioni sui vari metodi contraccettivi, soprattutto le donne: 87% contro il 45% dei maschi.

I Millennials conoscono meglio questi argomenti rispetto ai giovani della Generazione Z. Ancora dall’indagine risulta che per 4 giovani su 10 (39%) il momento migliore per avere un un figlio e fare una famiglia è prima dei 35 anni mentre per il 61% degli intervistati meglio posticipare, senza problemi, questi progetti.

Non è ben conosciuto che, soprattutto per le ragazze, l'età può essere un fattore decisivo per la loro fertilità che diminuisce già dopo i trent’anni e che dopo i 35 anni vi è una riduzione intorno al 50% e si ha un ulteriore calo molto significativo dopo i 40. 

Inverno demografico e infertilità

Oggi sappiamo che l’infertilità è una delle principali cause di quello che è stato definito a livello globale, l’inverno demografico. Secondo quanto reso noto dall’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su sei presenta nel corso della sua vita un problema d’infertilità.

L’Italia sembra particolarmente interessata da questo inverno. Secondo gli ultimi dati ISTAT nel 2023 le nascite della popolazione residente in Italia sono state 379.890, circa 13.000 in meno rispetto al 2022, quindi per ogni mille residenti nel nostro Paese sono nati poco più di sei bambini.


Data pubblicazione: 11 novembre 2024

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