Acquaporina 3 e testosterone: un nuovo meccanismo per migliorare la fertilità maschile
Lo studio di Peris-Frau et al. [1] ha messo in evidenza un'importante scoperta nel campo della biologia riproduttiva animale: il ruolo delle acquagliceroporine e, in particolare, dell'acquaporina 3, nel regolare i cambiamenti metabolici durante la capacitazione spermatica.
Cosa sono le acquaporine?
Le acquaporine sono canali proteici che facilitano il passaggio di acqua e glicerolo attraverso le membrane cellulari e il loro ruolo nella motilità degli spermatozoi è stato poco compreso fino a tempi recenti.
Durante la capacitazione degli spermatozoi di montone, l'acquaporina 3 si localizza maggiormente nella porzione centrale e principale dello spermatozoo, aree strettamente correlate alla generazione di energia per il movimento. Questo è un passo cruciale per consentire agli spermatozoi di acquisire la motilità necessaria per navigare attraverso il tratto riproduttivo femminile e fecondare l’ovulo.
Il testosterone entra in gioco in questo processo come regolatore di questi cambiamenti. Infatti, i risultati dello studio hanno evidenziato che i livelli di testosterone influenzano direttamente la localizzazione dell'acquaporina 3.
Maggiore è il testosterone, maggiore è l'espressione e la funzionalità di questa proteina.
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Prospettive future
Questo suggerisce un nuovo potenziale approccio terapeutico per migliorare la fertilità maschile, basato sul supporto dell'espressione dell'acquaporina 3 attraverso la modulazione dei livelli di testosterone.
In futuro, strategie di modulazione ormonale che prendano di mira specificamente l'attività delle acquagliceroporine potrebbero aprire la strada a nuove terapie per l'infertilità maschile, migliorando non solo la motilità spermatica, ma anche la capacità complessiva degli spermatozoi di compiere la capacitazione.