Infezioni da HPV, dispermie e fertilità maschile
Il Papilloma Virus Umano (HPV: acronimo inglese per Human Papilloma Virus) è una frequente infezione a trasmissione sessuale che può colpire sia uomini che donne.
I ceppi a basso rischio di HPV sono la causa di verruche benigne ai genitali, conosciuti anche come condilomi, sia nei maschi che nelle femmine.
Mentre i ceppi ad alto rischio possono essere nelle donne la causa di tumori alla cervice uterina, circa il 95% di questi tumori sono scatenati da una infezione sostenuta da un ceppo aggressivo di HPV.
L'HPV è pure conosciuto per il rischio legato ai tumori del pene, dell’ano, a cancri della bocca e della gola negli uomini.
Per prevenire tutte queste patologie fortunatamente oggi è possibile ricorrere ad una vaccinazione per più ceppi ad alto rischio. La vaccinazione contro l'HPV è raccomandata sia per i ragazzi che per le ragazze in un’età compresa tra i nove e i quattordici anni, cioè prima che diventino sessualmente attivi.
Per approfondire:HPV: un uomo su tre nel mondo ha l'infezione
L'HPV può compromettere la fertilità maschile?
Ora una nuova ricerca sembra collegare la presenza di ceppi ad alto rischio con il riscontro di gravi dispermie ed avere così una impatto negativo non trascurabile sulla fertilità maschile.
Lo studio, condotto da alcuni ricercatori argentini, è stato ora pubblicato sulla rivista “Frontiers in Cellular and Infection Microbiology”, ha valutato 205 adulti in Argentina che avevano chiesto una prima valutazione urologica o andrologica per problemi di fertilità o del tratto uro-genitale tra il 2018 e il 2021. Nessuno dei partecipanti alla ricerca era stato vaccinato contro i ceppi ad alto rischio dell’HPV.
I risultati di questa ricerca hanno mostrato che il 19% dei pazienti valutati è risultato positivo all’HPV. Tra questi, 20 uomini avevano un ceppo HPV ad alto rischio e 7 a basso rischio.
A questi pazienti è stato fatto un esame del liquido seminale e, a questo punto, i ricercatori hanno verificato che i ceppi ad alto rischio erano più frequenti rispetto a quelli a basso rischio, ma anche che causavano una dispermia più importante.
Precedenti studi avevano già osservato come le infezioni da HPV potevano determinare una alterazione della qualità del liquido seminale, ma la cosa più interessante è stato valutare i differenti effetti dei genotipi di HPV a basso rischio rispetto agli genotipi ad alto rischio.
La ricerca ha confermato che i ceppi ad alto rischio raddoppiano, rispetto alle infezioni a basso rischio, la possibilità di avere una necrozoospermia. Questo dato sembrerebbe legato all'aumento dello stress ossidativo con maggiori danni al DNA dello spermatozoo e, a questo, potrebbe essere in gioco pure una risposta immunitaria locale più debole a livello delle vie uro-genitali.
Risulta ora decisivo capire i complessi meccanismi biologici alla base di queste dispermie; capire anche il ruolo di altre infezioni sessualmente trasmissibili che frequentemente sono co-presenti quando si una una infezione da HPV.