Diagnosi dell'infertilità maschile: il ruolo dei geni
Nell'era della medicina personalizzata, la comprensione delle cause genetiche dell'infertilità maschile rappresenta un passo rivoluzionario verso trattamenti più mirati e efficaci.
Diagnosi genetica di astenoteratozoospermia
Recentemente, uno studio condotto su un gruppo di uomini cinesi ha portato alla luce l'importanza di specifiche varianti genetiche del gene ADGB nella diagnosi di astenoteratozoospermia, una condizione caratterizzata da una ridotta mobilità degli spermatozoi e anomalie morfologiche che possono portare all'infertilità.
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Attraverso l'utilizzo della sequenziazione dell'intero esoma, i ricercatori hanno identificato varianti genetiche deleterie bi-alleliche di ADGB in tre uomini infertili provenienti da famiglie non correlate. Queste varianti, tra cui una frameshift omozigote e varianti missenso, sono state trovate rare nella popolazione generale e predette come dannose da strumenti bioinformatici avanzati.
L'analisi dettagliata delle cellule spermatiche di questi pazienti ha rivelato significative malformazioni degli acrosomi e dei flagelli, confermando il legame tra le mutazioni di ADGB e i difetti della spermatogenesi.
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Quali sono le conseguenze sulla terapia da scegliere?
L'importanza di questi ritrovamenti risiede non solo nella diagnosi, ma anche nelle implicazioni terapeutiche.
Infatti, è stato osservato che i pazienti con varianti ADGB beneficiano maggiormente delle iniezioni intracitoplasmatiche di spermatozoi (ICSI), rispetto alla fecondazione in vitro (IVF), a causa delle specifiche anomalie spermatiche legate a queste varianti genetiche.
Questo approccio personalizzato non solo aumenta le probabilità di successo della fertilizzazione, ma offre anche una nuova speranza a coloro che lottano contro l'infertilità.