L'andrologia oggi
Andrologia oggi: lo stato dell’arte
È stato pubblicato in questi giorni sul “The world journal of men's health”, da un folto gruppo di andrologi e ricercatori, un articolo che si propone di presentare un’ampia e dettagliata rassegna storica delle vicende che hanno caratterizzato l’Andrologia, in particolare, sul tema dell'infertilità maschile.
Dal complesso lavoro emerge che l'infertilità colpisce quasi 186 milioni di persone in tutto il mondo e che il maschio ha un problema clinico significativo in circa la metà dei casi.
I dati raccolti in questi ultimi quarant’anni sembrano indicare un declino, in parte non comprensibile, del numero per ml e del numero totale degli spermatozoi nei liquidi seminali esaminati e un crescente aumento dell’infertilità maschile.
Questo suggerirebbe la necessità di una urgente aumento di ulteriori ricerche di base e cliniche in andrologia.
L'evoluzione dell'andrologia negli anni
L'andrologia si è sviluppata in questi ultimi decenni come una branca dell'urologia, della ginecologia, dell'endocrinologia e della dermatologia.
L’articolo ricorda che la prima rivista scientifica, dedicata alle scienze andrologiche, è stata fondata nel 1969; da allora, nonostante i grandi progressi ottenuti, l'andrologia ha comunque incontrato diversi ostacoli importanti sulla sua strada. Per ragioni prevalentemente culturali, l’uomo frequentemente non viene preso in considerazione nei percorsi diagnostici dell’infertilità di coppia se non con la richiesta di un unico spermiogramma.
Per approfondire:Che cos'e' l'andrologia? Chi è l'andrologo?
Ancora, lo sviluppo delle tecniche di riproduzione assistita ha fatto poi ritenere che queste potessero risolvere qualsiasi forma di infertilità e pensare che fosse sufficiente avere un solo spermatozoo da un uomo per ottenere una gravidanza, ma la pratica clinica reale ha dimostrato che la qualità del gamete maschile è sempre importante per ottenere una gravidanza, anche nelle tecniche di riproduzione assistita.
Gli autori dell’articolo hanno così sottolineato come questi problemi clinici hanno aperto la strada ad ulteriori ricerche e ad una maggiore comprensione dei meccanismi della spermatogenesi e dell'infertilità maschile.
In questi ultimi anni, infatti, sono state fatte numerose scoperte nel campo dell'andrologia, che vanno dalla genetica alla migliore conoscenza dello stress ossidativo e della frammentazione del DNA spermatico, alla gestione dell'azoospermia, alla fertilità nei sopravvissuti ai tumori, all'ingegneria genica, alla terapia con cellule staminali, alla microchirurgia ricostruttiva e al microbiota seminale.
Detto questo, comunque, molti sono ancora i casi di infertilità maschile che non riusciamo a capire, detti idiopatici, e per questo sono necessari ulteriori studi nel tentativo di migliorare tutta la gestione clinica dei maschi infertili.
Una strategia multidisciplinare che possa coinvolgere sia clinici che scienziati nella ricerca di base è il principio fondamentale che consentirà all'andrologia di superare i suoi limiti e raggiungere ulteriori e più positivi traguardi.
Fonte:
The Renaissance of Male Infertility Management in the Golden Age of Andrology