Dottore, ma devo fare per forza la biopsia per cercare gli spermatozoi?
Nei casi di infertilità maschile con spermiogrammi caratterizzati da grave oligoastenoteratozoospermia o azoospermia, al di là di classificare forme secretive e ostruttive, ci troviamo spesso a proporre, nei casi più severi, la ricerca di spermatozoi con tecniche più invasive, come biopsie del tessuto testicolare.
Spermatogenesi: lo studio su una nuova tecnica
Il tasso di recupero degli spermatozoi con la tecnica di microdissezione (Micro-TESE) varia dal 25% al 60%. Pertanto, è necessario stabilire criteri di selezione oggettivi per identificare i tubuli seminiferi con gli spermatozoi.
Obiettivo di una recente ricerca di autori giapponesi era sviluppare un metodo per identificare la spermatogenesi senza sezionare i tessuti testicolari. Ne riportiamo una descrizione generale e i risultati che sono stati pubblicati nei primi giorni del 2023 su Wiley Online Library [1].
Come si è svolto lo studio?
La tecnica è molto complessa e sarebbe eccessivo descriverla in questo blog, procediamo quindi descrivendone i passaggi chiave:
- I tessuti testicolari di ratti normali di 10 settimane sono stati fissati con paraformaldeide al 4%.
- È stata eseguita l'etichettatura fluorescente dei nuclei del tubulo seminifero e dell'F-actina e i campioni sono stati osservati senza sezionamento utilizzando un microscopio multifotonico.
- I ratti criptorchidi sono stati usati come modello di testicolo privo di spermatidi allungati.
- Le immagini multifotone sono state confrontate con le immagini dei normali tubuli seminiferi.
- Inoltre, i tubuli seminiferi di ratti normali di 10 settimane sono stati etichettati mediante iniezione interstiziale testicolare di sonde fluorescenti e osservati da un microscopio multifotonico senza fissazione.
- Sono state confrontate le immagini colorate con etichettatura terminale della desossinucleotidil transferasi dUTP (TUNEL) di testicoli normali e con sonda iniettata.
Risultati
Nei tubuli seminiferi fissati sono stati identificati spermatidi allungati. Inoltre, è stata osservata F-actina apicale (ES apicale) intorno agli spermatidi allungati.
Nei testicoli criptorchidi non sono stati osservati spermatidi allungati e F-actina dell'ES apicale.
Nei testicoli iniettati con sonde fluorescenti, è stata osservata F-actina dell'ES apicale e sono stati identificati gli stadi spermatogenici
Conclusioni
L'epitelio seminifero potrebbe essere osservato senza sezionare i tessuti mediante sonde fluorescenti e un microscopio multifotone.
Il metodo ha un potenziale per l'imaging dal vivo del tessuto testicolare.
Chiaramente è una futuristica proposta diagnostica, perché in ogni caso eventuali spermatozoi andranno prelevati per eseguire la fecondazione assistita. Inoltre bisogna anche considerare eventuale tossicità legata alle esposizioni delle onde fluorescenti
Fonte: