Salute maschile: quali controlli fare?
La prevenzione delle malattie che possono colpire l'apparato genitale maschile dovrebbe iniziare fin da piccoli: vediamo quali sono le principali patologie che possono colpire l'uomo nelle varie fasi della vita e quali controlli eseguire come misura di prevenzione della salute maschile.
A quale età fare la visita andrologica?
Sarebbe opportuno effettuare la prima visita andrologica intorno ai 14-15 anni, quando il ragazzo non viene più seguito dal pediatra. In questo percorso di avvicinamento allo specialista è importante che ci sia anche il supporto dei genitori: il primo approccio con l'andrologo può avere anche solo un valore conoscitivo per instaurare un rapporto amichevole che aiuterà poi in futuro, togliendo all’adulto l’eccessiva pudicizia e timore di rivolgersi allo specialista dell’apparato uro-genitale.
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Ogni quanto fare il controllo dall'andrologo?
Se possibile, è buona cosa ripetere la visita ogni due anni, per poi arrivare all’età adulta quando inizierà a essere importante anche la visita urologica.
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Salute maschile: le malattie più diffuse
Prevenzione in età giovanile
Le patologie più frequenti che può manifestare un giovane e che possono essere rilevate grazie ai controlli dallo specialista urologo e andrologo sono:
- il varicocele, una patologia molto frequente nel giovane che si manifesta con una dilatazione delle vie spermatiche, le vene che portano via il sangue dal testicolo verso gli altri organi centrali;
- la fimosi e il frenulo corto, piccole patologie del pene e dell’apparato genitale che possono, però, portare dei problemi poi in futuro, quando iniziano le prime esperienze sessuali: è importante quindi che vengano intercettate prima dell’inizio dell’attività sessuale;
- l’assenza di testicolo o criptorchidismo;
- il tumore al testicolo, una forma di cancro che si manifesta già in età giovane (20-40 anni) e per la quale si raccomanda di eseguire, fin da giovani, l'autopalpazione dei testicoli per imparare a riconoscere eventuali anomalie.
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Prevenzione in età adulta
Andando avanti con l'età, nell'uomo adulto potrebbe manifestarsi anche il problema dell’infertilità, che va analizzata con uno studio più tecnico che prevede esami ecografici specifici e lo spermiogramma.
Dai 45-50 anni diventa fondamentale la prevenzione urologica basata principalmente sull'esplorazione rettale e sulla valutazione della ghiandola prostatica: con l'avanzare dell'età, infatti, aumenta il rischio della malattie che possono colpire la prostata, come l’ipertrofia prostatica e il tumore della prostata.
Se vi sono stati dei casi di carcinoma prostatico in famiglia, allora sarebbe opportuno anticipare la visita urologica a partire dai 40-45 anni: il tumore alla prostata, infatti, è una malattia definita socio genetica, ossia con un corredo genetico che si può ereditare, ma anche dovuta a fattori ambientali che possono favorire o meno l’attivazione di alcuni geni.
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Come valutare la salute della prostata?
Prima di effettuare la visita urologica si consiglia di eseguire l’esame del PSA (antigene prostatico specifico), un vecchio marcatore tumorale che rimane ancora oggi un ottimo valore indicativo della salute prostatica. Prima di eseguire l'esame è importante osservare un periodo di 72 ore di astinenza dall'attività sessuale (compreso l’autoerotismo): questo, infatti, aumenta il valore del PSA e potrebbe alterare il percorso diagnostico.
Nei casi dubbi sui numeri del PSA o della visita dell’urologo, si può procedere alla risonanza magnetica multi parametrica della prostata, che si svolge con una bobina sovra pubica e senza invasioni endorettali. Si tratta di un esame da concordare con lo specialista e da non svolgere spontaneamente come prassi autodiagnostica.
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