Dottore ho il testosterone basso, voglio iniziare la TRT
Come da titolo, ormai spesso il paziente che ha studiato sul web giunge al nostro studio con la diagnosi, gli esami che la documentano e le strategie terapeutiche. E, in caso di calo del testosterone, l’ovvia proposta è quella di iniziare la terapia sostitutiva.
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In qualità di andrologo sono a favore della terapia ormonale stimolatoria o sostitutiva, ma non senza prima aver fatto un giusto percorso valutativo e terapeutico che parte anche dallo stile di vita, alimentazione e supplementazione.
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Terapia sostitutiva testosterone: cosa dicono gli studi?
Un recente lavoro di questo mese ha posto queste considerazioni finali:
"La diagnosi di ipogonadismo funzionale dovrebbe richiedere una valutazione approfondita e l'ottimizzazione della salute generale, compresi i cambiamenti nello stile di vita, la riduzione del peso, la cura delle comorbidità e la cessazione dei farmaci dannosi, alcuni dei quali possono portare a guadagni significativi nelle concentrazioni di testosterone (T) endogeno.
Avendo escluso o affrontato cause e controindicazioni reversibili, ai pazienti con ipogonadismo funzionale può essere offerto uno studio della terapia sostitutiva del testosterone (TRT) dopo un'ampia discussione sui benefici previsti e sui potenziali rischi. Il trattamento con T migliora la libido ma può essere meno efficace per la disfunzione erettile (DE).
Il trattamento con T può anche avere modesti effetti positivi sull'insulino-resistenza, sulla forza ossea, su alcune misure della forza fisica e sui sintomi depressivi lievi, ma il significato clinico di questi miglioramenti relativamente a breve termine rimane incerto in termini di risultati importanti per il paziente a lungo termine. L'inizio della TRT è una decisione congiunta tra paziente e medico poiché i benefici e i rischi a lungo termine non sono stati adeguatamente definiti".
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