Terapia sostitutiva con testosterone nel paziente ipogonadico: affidarsi allo specialista
Le iniezioni intramuscolari trimestrali di testosterone undecanoato (TU) (a lunga durata d'azione) forniscono concentrazioni sieriche di testosterone stabili nel tempo e sono quindi preferite da molti pazienti con deficit di testosterone. Tuttavia, l'uso di TU a lunga durata d'azione nei pazienti anziani è limitato a causa della mancanza di studi di fattibilità e sicurezza.
Obiettivo di un recente studio (1) è stato quello di indagare la farmacocinetica della terapia con testosterone undecanoato e valutare le differenze nei regimi di trattamento e il rischio di esiti avversi nei pazienti con deficit di testosterone più giovani rispetto a quelli anziani.
Descrizione dello studio
Si tratta di uno studio osservazionale longitudinale monocentrico che ha incluso i pazienti che hanno iniziato il trattamento TU a lunga durata d'azione tra il 2005 e il 2010. I pazienti anziani sono nati prima del 1956 ei pazienti più giovani tra il 1965 e il 1985. La dose ottimale è stata aggiustata annualmente attraverso la riduzione o il prolungamento del tempo tra le iniezioni.
Gli obiettivi del trattamento erano i seguenti:
- testosterone libero nei range per età
- nessun sintomo di carenza di testosterone
- ematocrito entro il range di normalità.
Risultati
La popolazione in studio era composta da 63 pazienti anziani e 63 più giovani. Il tempo mediano di follow-up durante la sostituzione del testosterone è stato di 12,1 anni. Intervalli crescenti tra le iniezioni di TU sono stati eseguiti del 44% più spesso negli anziani rispetto ai pazienti più giovani e il tempo tra le iniezioni di TU è stato prolungato del 4% in più nei pazienti anziani.
L'ematocrito, così come l'ematocrito per un dato testosterone sierico (ematocrito: rapporto testosterone), aumentava con il tempo di trattamento ma non differiva tra i gruppi di età. Durante il follow-up, il 40% dei pazienti, sia anziani che giovani, ha manifestato policitemia. Il rischio di policitemia non differiva con l'età.
Per approfondire:Testosterone basso: quando fare la terapia sostitutiva?
Conclusioni
Nei pazienti anziani è necessario un numero maggiore di aggiustamenti della dose TU per raggiungere gli obiettivi di trattamento. Il trattamento della TU nei pazienti anziani con deficit di testosterone non è associato ad un aumento del rischio di policitemia rispetto ai pazienti più giovani se vengono raggiunti gli obiettivi di trattamento aggiustati per l'età.
Ricordo che questi approcci terapeutici vanno concepiti in maniera sartoriale, personalizzati sul paziente.
Attenzione alle automedicazioni oggi molto semplici da mettere in campo grazie a siti web underground, sempre più persone pensano di poter usare e abusare di tali molecole su consiglio di youtubers e coach dei social che non hanno nessuna preparazione in campo medico, andrologico-endocrinologico, e vivono di esperienze anedottiche.
La terapia si affronta quando vi una reale necessità clinica e di laboratorio secondo rigide e giustificate linee guida che possono chiaramente essere rimodulate in base alle esperienze, da come si evince in questo recente articolo.
Se avete letto, il 40% dei pazienti è andato incontro a policitemia. Sapete cosa vuol dire se non trattata? Infarto, ictus, eventi tromboembolici.
Per approfondire:Post operatorio urologico migliore grazie al testosterone
Fonti
- Long-term testosterone undecanoate treatment in the elderly testosterone deficient male: An observational cohort study - Andrology, Nov 2021