Una nuova arma terapeutica per la disfunzione erettile indotta dal diabete
La popolazione con disfunzione erettile indotta da diabete mellito sta aumentando rapidamente, ma i farmaci attuali non sono efficaci nel trattamento della patologia. Gli studi sull'estratto di berberina della medicina tradizionale cinese sul diabete e le sue complicanze ci forniscono nuove idee.
Disfunzione erettile: effetti della berberina
Obiettivo di questo interessante lavoro era valutare l'effetto terapeutico e il potenziale meccanismo della berberina sulla funzione erettile nei ratti diabetici.
Cinquanta ratti maschi Sprague-Dawley sono stati raggruppati in modo casuale: 42 di questi sono stati iniettati per via intraperitoneale con streptozotocina per indurre un tipico quadro di diabete.
I ratti con disfunzione erettile sono stati sottoposti a screening attraverso il test dell'apomorfina e divisi casualmente nei gruppi con diabete mellito non trattato e trattato con berberina.
In queste cavie sono quindi stati somministrati berberina (200 mg/kg/giorno) o soluzione fisiologica normale mediante sonda gastrica per 4 settimane.
La glicemia a digiuno nel gruppo con diabete mellito non trattato era significativamente aumentata, mentre la berberina non ha mostrato modesti effetti sul controllo glicemico, ma non così importanti.
La funzione erettile era ovviamente compromessa nel gruppo con diabete mellito e la somministrazione di berberina ha parzialmente salvato questa compromissione (valuata istologicamente su biopsie dei corpi cavernosi delle cavie).
L'espressione di sfingosina chinasi 1, S1PR2 e sfingosina-1-fosfato nel gruppo del diabete mellito era aumentata.
La berberina ha parzialmente inibito l'espressione della sfingosina chinasi 1 e S1PR2, ma la diminuzione della sfingosina-1-fosfato non è stata significativa. Inoltre, l'espressione del fattore di via della proteina chinasi attivata da mitogeni è stata sovraregolata e l'attività di eNOS è stata ridotta nel gruppo del diabete mellito non trattato. Il trattamento con la berberina potrebbe in parte invertire queste alterazioni.
Grave fibrosi e apoptosi sono state rilevate nei ratti diabetici, accompagnate da una maggiore espressione di TGFβ1, collagene I/IV, Bax/Bcl-2 e caspasi 3 rispetto agli altri gruppi. Tuttavia, l'integrazione con berberina ha inibito l'espressione di queste proteine e attenuato la fibrosi e l'apoptosi.
La berberina ha migliorato la disfunzione erettile nei ratti con diabete mellito, probabilmente migliorando la funzione endoteliale e inibendo l'apoptosi e la fibrosi sopprimendo la sfingosina chinasi 1/sfingosina-1-fosfato/S1PR2 e le vie della proteina chinasi attivata da mitogeni.
Questo studio conferma quanto le condizioni dismetaboliche possano indurre danni endoteliali con meccanismi a noi non ancor bene conosciuti. Questo porterà sicuramente in futuro ad avere un approccio olistico e funzionale nei confronti dl paziente