Preservare la fertilità in caso di chemioterapia in età infantile

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

 

I ricercatori del Ben-Gurion University of the Negev (BGU) e Soroka University Medical Center di Beer-Sheva, in Israele, stanno sviluppando un sistema di coltura cellulare che per la prima volta può cambiare le cellule staminali testicolari in cellule simili a spermatozoi che possono consentire la futura fertilità per i ragazzi con carcinoma prepuberale.

 

La chemioterapia aggressiva durante l'infanzia spesso provoca danni ai testicoli maschili e, di conseguenza, compromette la fertilità futura. Secondo i risultati pubblicati su Stem Cells and Development, i ricercatori hanno scoperto che la presenza di spermatogoni (SPGC) nei testicoli dei pazienti con carcinoma prepuberale (PCPB) può essere utilizzata per sviluppare strategie future per la conservazione della fertilità maschile.

 

Nello studio sono state ottenute sette biopsie testicolari da PCPB trattati con chemioterapia. I ricercatori sono stati in grado di coltivare e isolare le cellule testicolari in diversi stadi di sviluppo (cellule pre-meiotiche, meiotiche e post-meiotiche). Inoltre, hanno identificato cellule simili a spermatozoi che si erano sviluppate dalle cellule testicolari di un PCPB.

 

"I nostri risultati dimostrano, per la prima volta, la presenza di SPGC biologicamente attivi nelle biopsie testicolari di PCPB trattati con chemioterapia e la loro capacità di sviluppare in vitro a diversi stadi di spermatogenesi, compresa la generazione di cellule simili a spermatozoi", secondo il ricercatore Prof. Mahmoud Huleihel, co-direttore del Centro di Ricerca Avanzata e Educazione alla Riproduzione (CARER), e membro del Dipartimento di Microbiologia, Immunologia e Genetica di Shraga Segal della BGU.

 

"Questo studio potrebbe aprire la strada a nuove strategie terapeutiche per la conservazione della fertilità dei PCPB e per i pazienti azoospermici".

 

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Data pubblicazione: 22 giugno 2018

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