Il deficit erettivo da fuga venosa: anatomia della scomparsa di una patologia

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

Il deficit erettivo da fuga venosa definisce un tipo di deficit erettile dovuto ad una primitiva incapacità delle vene e/o dei corpi cavernosi di trattenere il sangue all' interno del pene. Le peculiarità cliniche di questa particolare forma sono:

  1. Insorgenza fino dai primi rapporti

  2. assenza di qualsiasi altra causa organica o fattore di rischio di deficit erettivo o di fibrosi: ipercolesterolemia, ipertrigliceridimemia, fummonali, diabete, chirurgia pelvica/prostatica, età maggiore di 50, morbo di la Peyronie, traumi, ipogonadismo o insufficienza arteriosa.

  3. impossibilità di raggiungere una piena erezione con qualsiasi supporto farmacologico: iniettivo o orale. (Pathak et al.2016).

La diagnosi veniva confermata mediante cavernometria/grafia: misurazione della pressione endocavernosa alla infusione di liquidi all' interno del pene, ovvero tentativo di imaging delle vene emissarie del pene mediante infusione all' interno del pene di liquido di contrasto.

E naturalmente ai pazienti con questi sintomi e queste evidenze strumentali venivano proposti o interventi di chiusura della vene ovvero di posizionamento di protesi.

Naturalmente a pagamento.

Peccato che neanche tanto tempo fa veniva dimostrato come i pazienti affetti da questi sintomi e che avevano alla cavernosametria/grafia un fuga venosa fossero invece pazienti affetti da deficit erettivo su base ansiosa (Teloken et al. 2011). .

Pertanto “qualcuno” ripiegò sull' ecodoppler dopo iniezione di sostanza vasoattiva per fare diagnosi di fuga venosa ed operare i pazienti, naturalmente a pagamento.Dal momento che si sosteneva che i pazienti affetti da deficit erettile avessero parametri ecodoppler particolari (elevata velocità telediastolica) (Hsu et al. 2010).

Presto vi furono sospetti fondati che anche i pazienti con parametri doppler di fuga venosa non fossero affetti da un problema organico che richiedesse intervento chirurgico (naturalmente a pagamento) bensì da deficit erettivo psicologico/ansioso (Kim et al. 1999).

Mancava la prova definitiva.

E la prova definitiva l' abbiamo fornita io e Carlo Maretti.

Abbiamo studiato due gruppi di persone affette da deficit erettivo con le caratteristiche cliniche ed ecodoppler di deficit erettivo da fuga venosa. Il primo gruppo di pazienti è stato sottoposto a sedute ecodoppler consecutive, una seduta ogni 2 settimane circa. In questo gruppo di pazienti i parametri ecodoppler significativi per fuga venosa scomparivano completamente con il procedere delle sedute ecodoppler (al massimo se ne sono fatte tre per paziente). Il secondo gruppo di pazienti, sempre con parametri clinici ed ecodoppler di deficit erettivo da fuga venosa, è stato sottoposto a seconda seduta ecodoppler dopo consulenza psicosessuologica. I parametri ecodoppler di fuga venosa sparivano completamente dopo l' incontro con lo psicologo.

L' articolo è stato accettato su una delle due riviste più prestigiose del mondo di urologia e andrologia. Ma questa soddisfazione è poca cosa, a fronte di quanto ci hanno scritto i referee e l' editore. I referee sono colleghi rigidamente anonimi che valutano e chiedono correzioni alla ricerca.

L' editore corregge e giudica sia l' articolo sia i referee.

Hanno scritto (referee ed editore) tutti quanti: “Get a move on to edit your manuscript, or we nit to pubblish. We are in a hurry to popularize”. E' inglese famigliare/dialettale e si traduce circa così: “Datevi una mossa a correggere questo articolo, oppure col cavolo che ve lo pubblichiamo, poiché abbiamo fretta di divulgarlo”. Evidentemente non aspettavano altro.

 

Bibliografia

  1. Cavallini G., Maretti C. Unreliability of the Duplex Scan in diagnosing Corporeal Venous Occlusive Disease (CVOD) in young healthy males with Erectile Deficiency (ED). Urology. In stampa.

  2. Hsu GL, Chen HS, Hsieh CH, Lee WY, Chen KL, Chang CH. Salvaging penile venous stripping surgery. J Androl. 2010; 31: 250-260.

  3. Kim SC. Recent advancement in diagnosis of vasculogenic impotence. Asian J Androl. 1999; 1: 37-43.

  4. Pathak RA, Rawal B, Li Z, Broderick GA. Novel Evidence-Based Classification of Cavernous Venous Occlusive Disease. J Urol. 2016; 196: 1223-1227.

  5. Teloken PE, Park K, Parker M, Guhring P, Narus J, Mulhall JP. The false diagnosis of venous leak: prevalence and predictors. J Sex Med. 2011; 8: 2344-2349.

     

Data pubblicazione: 17 novembre 2017

26 commenti

#1
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Dr.ssa Valeria Randone

“Peccato che neanche tanto tempo fa veniva dimostrato come i pazienti affetti da questi sintomi e che avevano alla cavernosametria/grafia un fuga venosa fossero invece pazienti affetti da deficit erettivo su base ansiosa (Teloken et al. 2011).”

Caro Giorgio,
che bell’articolo, sono certa che farà arrabbiare i pazienti psicogeni; i pazienti che girovagano da uno specialità all’altro nella speranza di trovare una diagnosi “collusiva” con la loro ansia.
E, come sappiamo, prima o poi la trovano!

#4
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Dr. Roberto Mallus

Grande , era ora che qualcuno lo precisasse in maniera cosi' arguta!

#6
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Dr. Pierluigi Izzo

Da sempre, sostengo quanto sottolineato da Giorgio e Carlo,sulla base di continui riscontri clinici supportati da mirate consulenze psicosessuologiche.
Ma il bello inizia adesso...Buon lavoro!

#7
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Dr. Giorgio Cavallini

Grazie a tutti dei complimenti e della sottile arguzia: quindi mi metto a completa disposizione di chi volesse dimostrare il contrario di quanto ho scritto. Dimostrare significa fare ricerca. Nel caso spero di poter contare sul vostro aiuto.

#9
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Utente 479XXX

Ho 45 anni. A seguito di emospermia con quantità importante di sangue nell'eiaculato non ho più erezione. La cosa è successa due giorni fa. Il medico curante mi ha proposto terapia antibiotica per sospetta infiammazione vescicole seminali/prostatite.
La cosa mi sta angosciando dato che non trovo dirette correlazioni tra la mancanza assoluta di erezione e l'episodio di emospermia.
Il dottore ha cercato di tranquillizzarmi ma mi risulta molto difficile anche perché sono alla vigilia del mio matrimonio e ad oggi la mia partner non è al corrente del problema.
Spero il un lume.

#10
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Dr. Giorgio Cavallini

Il sangue nell eiaculato poco significa e non ha relazione alcuna, se non casuale, col deficit erettile. Altro non so e non posso sapere di qua e senza visitare

#11
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Utente 479XXX

Ma la cosa può avvenire da un giorno all'altro?

#13
Foto profilo Utente 479XXX
Utente 479XXX

E come si può risolvere una cosa del genere?

#14
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Utente 479XXX

Esiste un percorso terapeutico.
Sono in angoscia.

#15
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Dr. Giorgio Cavallini

È già stato visto, noi abbiamo tutto quello che serve, e, come le ho detto angoscia o meno, non posso fare di più di qua. Chiami il collega che L ha visitata e si spieghi con lui.

#16
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Utente 479XXX

La ringrazio per l'attenzione.
Mi scusi per l'insistenza ma la mia è una ricerca di punti di riferimento che, mi passi il termine, mi sono crollati davanti nel momento in cui non ho avvertito risposte dalla zona pelvica.
Cordialmente.
Ps: con il termine " noi abbiamo tutto quel che serve" cosa intende. Mi scusi ancora.

#17
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Dr.ssa Valeria Randone

Buongiorno,
aggiungi qualche nota alle rassicurazioni del Dr. Cavallini.

“Il dottore ha cercato di tranquillizzarmi ma mi risulta molto difficile anche perché sono alla vigilia del mio matrimonio e ad oggi la mia partner non è al corrente del problema. “

Nell’uomo esiste una potentissima e strettissima correlazione tra salute sessuale e salute procreativa.

Molti pazienti infertili per esempio, sviluppano delle disfunzioni sessuali, come per esempio il deficit erettivo,quando scoprono che non possono diventare genitori.
Nell’immaginario maschile c’è confusione tra la potenza fallica e la potenza riproduttiva.
In siculia per esempio, quasi tutti gli uomini mafiosi - quindi secondo loro “potenti socialmente” - mettono al mondo tanti figli, soprattutto illegittimi, per dimostrare la loro potenza.

Parli con il suo andrologo di fiducia, curi questa problematica, e se la sua ansia dovesse persistere effettui una consulenza psico-sessuologica, per comprendere a fondo il suo funzionamento sessuale, frutto di retaggi del passato, incontro tra meccanismi inconsci e realtà, tra partner e fantasie erotiche, e tanto altro.
Un cordiale saluto, ed auguri per il suo matrimonio.

#18
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Utente 479XXX

Grazie ancora per le risposte.

#21
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Utente 479XXX

Gentile dottoressa. Non sono venuto al corrente di altre patologie tipo infertilità o altro.
E il fatto di non dirlo alla mia partner era per il fatyo che io stesso ancora non avevo ompreso cosa stesse succedendo al mio corpo. Domani ho sppuntamento con un urologo per la visita.

Dal punto di vista di quel che sta succedendo rilevo ancora la mancanza di erezione salvo episodio di ieri mattina appena svegliato ma con turgidità lieve e subito sparita.
Sono fiducioso ma comunque preoccupato.

Ps la mia compagna sa della cosa. E mi è vicino.

#22
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Dr. Giorgio Cavallini

Caro signore, vi sono altri posti più adatti in questo stesso sito per dialogare.

#24
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Utente 479XXX

Un aggiornamento.
Fatta visita urologica.
All'esame nulla di rilevante.
Prostata "soffice
Il sospetto è che possa trattarsi di prostatite.
Prescritti alcuni esami da eseguire tra una 20ina di giorni

Ecografia esterna
Esame sperma
E analisi sangue tra cui verifica psa.

Prescritti un farmaco
Permixon 320 mg per 90 gg

Sembra che la funzionalità erettile si stia ripristinando con timidi segnali.

Diminuita la frequenza minzione nella giornata nonostante continui a bere i miei 1,5- 2 lit di acqua al giorno.
Non avevo casi di minzioni notturne.

Sono decisamente più tranquillo.




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