Botox per il trattamento del deficit erettile
Alcuni medici dell'Università del Cairo, in collaborazione con International Andrology, annunciano di essere sulla buona strada per quanto riguarda un nuovo trattamento per la disfunzione erettile.
International Andrology sta supportando questo studio clinico a cui stanno lavorando esperti della Cairo University Medical School.
Ciò segue, infatti, due piccoli studi pilota condotti all'inizio dell'anno nella medesima istituzione, con i primi risultati presentati presso il meeting di Pechino della (ISSM) Società Internazionale di Medicina Sessuale.
Gli autori hanno confermato che i risultati emergenti dalla sperimentazione clinica sono molto incoraggianti: quasi il 50% dei soggetti che hanno ricevuto un'iniezione di 50 ml di Botox (tossina botulinica tipo A) rispetto al placebo hanno notato un notevole miglioramento della funzione erettile.
Il 25% è riuscito ad effettuare un’attività sessuale penetrativa. I pazienti coinvolti nello studio erano affetti disfunzione erettile di grado severo che non rispondevano più alla terapia orale con PDE5i o alla terapia con iniezioni intracavernose, destinati quindi all’impianto di protesi peniena.
"Si ritiene che il Botox contribuisca al rilassamento della muscolatura liscia inibendone il tono e all'incremento dell’afflusso flusso sanguigno penieno contribuendo ad un’erezione più rigida.
Potrebbe rappresentare una nuova linea di terapia per i non responders alle soluzioni non invasive o candidati all’intervento chirurgico di protesi peniena. I risultati completi saranno disponibili ad ottobre.