Gli oracoli della fertilità umana
Gli spermatozoi, negli ultimi anni, si sarebbero dimezzati. Ergo, secondo gli esperti, la fertilità umana sarebbe diminuita e la razza umana rischia l’estinzione, perlomeno in Europa. La prima cosa che mi viene in mente è che, dato che anche i nati anche parecchio a sud e parecchio a est dell’Europa e senza contare l’America del sud, appartengono alla razza umana, l’affermazione ultima mi sembra data dai postumi di una tostissima sbronza. La razza umana europea ha superato le morìe della Spagnola, la Grande Guerra, la seconda guerra mondiale nonché l’assenza degli antibiotici e dei vaccini senza estinguersi e facciamo dell’allarmismo? Fatevi passare la cefalea post-alcolica e ne riparliamo.
Eppoi, scusate se mi permetto, ma tutti, e dico tutti, gli studi che sono basati unicamente sulla conta degli spermatozoi, la quale ha il vizio-pregio di andare su e giù in continuazione anche nei sani rendendo inutili le statistiche al riguardo, soffrono di un baco più grosso della mela. La sola conta degli spermatozoi non è mai stata e non sarà mai, predittiva della fertilità.
A me, e non sembra che sia mai stato dimostrato il contrario, risulta che, per fare un figlio, siano necessarie due persone in età riproduttiva, una che sia femmina e una che sia maschio. La predizione di fertilità, tuttavia, anche nella coppia di cui sopra, non esiste. La fertilità si misura solo a posteriori, a figli in collo.
Tutte le elucubrazioni-deduzioni catastrofiste relative alla relazione tra conta degli spermatozoi e fertilità umana sono mere supposizioni.