Antibiotici: necessario un loro uso intelligente

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

E’ ormai arcinoto come numerosi ceppi batterici siano diventati resistenti ai comuni antibiotici utilizzati in questi ultimi anni.

Dall’avvento della Penicillina agli attuali antimicrobici si sono di molto perfezionate le strategie per eliminare diversi microrganismi, considerati sempre e comunque come “elementi” negativi, solo capaci di determinare infezioni ed infiammazioni, in alcuni casi anche letali.

 

    

 

Detto questo però dobbiamo sempre comunque ricordare che in vari distretti del nostro corpo vi sono vari batteri e microrganismi a noi utili, che con noi vivono e si moltiplicano in maniera saprofita, cioè senza provocare malattie o "danni", anzi in numerosi casi si instaura con loro un rapporto di reciproco interesse, la cosiddetta simbiosi.

Questi microrganismi, che vivono con noi, sono in numero dieci volte superiore a tutte le cellule che costituiscono il nostro corpo.

 

        

 

Questa situazione, molto delicata e a suo modo equilibrata, deve sempre essere tenuta presente quando si somministra o si prende, a volte "automedicandosi", un antibiotico che, in molti casi, è un prodotto ad ampio spettro, non è “intelligente” e non discrimina tra microrganismi buoni e microrganismi cattivi; questo comportamento si potrebbe paragonare, in molti casi, un pò esagerando, all’utilizzo non meditato di una bomba nucleare per eliminare il proprio nemico.

 

     

 

Ricordiamoci sempre che se è comparsa la vita su questo nostro Pianeta in parte ciò è dovuto al fatto che alcuni microrganismi si sono messi a produrre ossigeno e quindi è importante considerare e comprendere tutti questi "fattori vitali" per non usare in modo folle ed indiscriminato le varie antibioticoterapie di cui oggi disponiamo.

Questo discorso non interessa solo la medicina degli umani ma anche l’allevamento e la cura degli animali; infatti l’uso massiccio di antibiotici in questo settore dell’agricoltura è un altro importante problema ed un pericolo per tutti noi; infatti la già citata resistenza agli antibiotici è un fenomeno globale, internazionale che coinvolge tutte le aree popolate del nostro pianeta.

Qui raccogliamo l’appello del noto economista ed epidemiologo Ramanan Laxminarayan che presto terrà una Lectio magistralis, su queste problematiche, a Roma all’Auditorium Parco della Musica affinché il piano d’azione globale, studiato dalle Nazioni Unite, per l’utilizzo corretto e razionale degli antibiotici sia condiviso e rispettato da tutti i Paesi; in particolare a ognuno di noi è chiesto, per favorire questo processo virtuoso, di evitare inutili e spesso dannose autoprescrizioni.

 

Fonte:

http://www.cddep.org/publications/emerging_and_re_emerging_infectious_disease_threats_south_asia_status_vulnerability#sthash.uwGOolH8.dpbs

Altre Informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/urologia/6277-non-sempre-gli-antibiotici-sono-utili-quando-si-ha-un-infezione-delle-vie-urinarie.html

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1656-non-sempre-l-uso-di-un-antibiotico-e-necessario-ed-utile.html

 

Data pubblicazione: 10 maggio 2017 Ultimo aggiornamento: 06 settembre 2017

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