Supplementazione di testosterone negli anziani
Ritengo utile riportare l'estratto di questo interessante articolo che ho da poco letto:
Il dottor Kenny Lin della Georgetown University Center di Washington DC sostiene quanto segue:
All'inizio del 2016 sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati di uno studio effettuato su 790 uomini utrasessantacinquenni con livelli sierici di T <275ng/dl ed evidenza di disfunzione erettile, calo della forza fisica e della vitalità. Sono stati trattati con gel di testosterone per 12 mesi ottenendo modesti incrementi dell'attività sessuale, desiderio e funzione erettile rispetto al placebo; leggermente migliorato lo stato d'animo. In quattro recenti pubblicazioi su JAMA e Jama I.
Medicine, per contro, altri ricercatori hanno riporatato gli effetti della suddetta terapia sull'aterosclerosi coronarica, la funzione cognitiva, la densità ossea. L'ormone ha avuto effetto positivo sul deficit di memoria, l'aumento dei livelli di densità minerale ossea e di emoglobina ma si è registrato, con angiografia TC, un incremento di volume delle placche non calcifiche coronariche. Il periodo di follow up non è stato abbastanza lungo da valutare differenze statistiche su eventi cardiovascolari, fratture e /o moratlità.
Questi risultati dovrebbero indurre i medici a valutare bene la necessità e/o l'utilità della prescrizione di testosterone!
Nella stragrande maggioranza di anziani che, malgrado il basso livello di T, non hanno sintomi debilitanti essa appare inopportuna.
CI sono farmaci più sicuri ed efficaci per trattare la disfunzione erettile, la densità ossea bassa e la depressione. In ogni caso sarebbe buona regola informare i pazienti che la Food and Drug administration ritiene che tale prescrizione può portare un aumento di rischio di infarto o ictus