Antibiotici e fertilità maschile
Gli antibiotici sono farmaci comunemente prescritti e fondamentali per combattere molte infezioni che possano colpire il nostro organismo.
Tra questi la gentamicina, la neomicina e la streptomicina sono antibiotici aminoglicosidici che possono alterare però il numero, la motilità e la morfologia degli spermatozoi.
Un altro antibiotico, la nitrofurantoina, usato in alcune infezioni urinarie, può causare anche arresto della maturazione degli spermatozoi nei testicoli come pure diversi chinolonici, come l’ofloxacina, la perfloxacina e la ciprofloxacina, possono modificare in senso negativo il numero di spermatozoi prodotti ogni giorno e la loro motilità.
Anche i farmaci antimicotici possono alterare la motilità degli spermatozoi mentre il metronidazolo, farmaco di uso frequente nel trattamento di alcune infezioni parassitarie, può determinare alterazioni alla morfologia dello spermatozoo.
Comunque si deve sempre ricordare che questi effetti negativi, dopo la sospensione della terapia, tendono con alcune tempistiche leggermente diverse, a seconda del farmaco in questione, a non essere più presenti; generalmente dopo settantacinque-novanta giorni possiamo considerare la loro azione negativa come nulla ma dobbiamo anche ricordare che, in numerose e particolari situazioni cliniche, si può fare o ripetere un esame del liquido seminale anche solo dopo venti-trenta giorni
dalla fine dell’antibioticoterapia; questo periodo può, in questi casi, essere già considerato sufficiente per non avere interferenze significative: ad esempio quando vengono utilizzati spermatozoi in alcune tecniche di riproduzione assistita e/o quando si è avuta una recente infezione delle vie uro-seminali.
Fonte:
Giovanni Beretta. Interpretation of Sperm Analysis. In Clinical Management of Male Infertility. G Cavallini, G. Beretta Editors. Springer Science International Publishing, 2015. http://www.springer.com/jp/book/9783319085029
Altre informazioni:
http://www.slideshare.net/GiovanniBeretta1/terapia-medica