Testosterone libero pregi e... limiti (valutativi)
Spesso ci ritroviamo a prescrivere i dosaggi ormonali ai nostri pazienti con problemi di fertilità e di erezione. E spesso ci troviamo di fronte a valori di testosterone libero apparentemente discordanti con quello che ci aspettavamo . Sarebbe in effetti giusto conoscere in maniera più approfondita i fattori che possono modificare i valori del T e le metodologie di studio, al fine di interpretare nella maniera più corretta i risultati. Malgrado l’enorme letteratura non ci sono dati certi di riferimento per interpretare i risultati del testosterone libero in maniera appropriata.
E’ ormai conoscenza comune dell’utente web di come il testosterone sia l’ormone maschile per eccellenza, la sua produzione è regolata da sistemi di controllo che coinvolgono altre ghiandole come l’ipotalamo e l’ipofisi attraverso sistemi di feedback conseguenti ai livelli circolanti di T e estradiolo. La quota di testosterone biologicamente attiva è il Testosterone Libero, altra parte è legata ad alcune proteine vettrici. Ma non voglio dilungarmi su questi argomenti, già trattati su questo portale da colleghi culturalmente invidiabili che si sono dedicati per una vita allo studio di questi delicati equilibri. A noi basta sapere che esiste il testosterone, la sua quota libera Testosterone Libero e il prodotto di trasformazione del testosterone che è il DHT, i cui recettori sono espressi in molti tessuti e organi (prostata per prima).
Talvolta il dubbio nasce nella interpretazione degli esami di laboratorio che il paziente esegue, sulla variabilità dei valori di riferimento e sulle metodiche utilizzate, non sempre univoche
I risultati dello studio, riportato in bibliografia evidenziano che:
Diversi fattori influenzano i livelli misurabili di testosterone, tra cui l'invecchiamento, i ritmi circadiani, la geografia, la genetica, scelte di vita, condizioni di comorbidità, e la variabilità giornaliera individuale. L'utilità del dosaggio del testosterone libero è discutibile e deve essere confrontato con adeguati livelli di soglia. Tra le varie tecniche di analisi, la spettrometria di massa la dialisi di equilibrio, (impiegata quasi esclusivamente in ambito di ricerca perché molto costosa) sono il gold standard. Il dosaggio del testosterone libero rimane un riferimento nei casi di sospetto ipogonadismo, allorquando i livelli di testosterone ci lasciano dubbiosi
Conclusione
Sono molte le variabili che modificano i livelli del nostro testosterone, ed è difficile dosare in maniera univoca ed economica il testosterone libero. Non dimentichiamo poi l’importanza di altri ormoni quali la prolattina, il cortisolo, il 17 beta estradiolo.l’omocisteina, il DHEA, il DHT.
Quindi al momento, malgrado sia stato sempre presente nelle mie richieste, ometterò di chiedere il testosterone libero ai pazienti, finquando non ci saranno metodiche più pratiche e sicure. Sempre con un occhio alla spesa che il pazienta affronta nell eseguire questi esami privatamente, al di fuori quindi di una assistenza sanitaria pubblica.
In attesa dell’intervento dei nostri esperti dalle cui risposte ed esperienza ho sempre imparato molto
Formula per calcolare il testosterone libero conoscendo: Albumina, Testosterone, HSBG