Nato il primo bimbo con il DNA di tre persone
Questa straordinaria notizia è stata data alcuni giorni fa dal settimanale britannico New Scientist, giornale di divulgazione scientifica in lingua inglese, il bimbo ha cinque mesi e possiede il DNA nucleare dei due genitori ed il DNA mitocondriale, cioè quello esterno al nucleo, di una donatrice.
La madre del bimbo è una portatrice sana di una rara sindrome genetica, cioè la Sindrome di Leigh, che si trasmette tramite il DNA contenuto nei mitocondri che sono strutture cellulari presenti nel citoplasma che comprende tutte le componenti che si trovano all'interno della menbrana cellulare e che circonda il nucleo della cellula. Questa sindrome è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, i nervi e i muscoli in via di sviluppo portando rapidamente alla morte i bimbi colipti da questa patologia.
La coppia che ha ricorso a questo tipo di tecnica di riproduzione assistita aveva avuto già due bimbi morti, a causa di questa patologia, a sei anni il primo e a otto mesi il secondo.
La tecnica utilizzata è alquanto complessa ed è indicata con il termine”trasferimento pro-nucleare”; in sintesi viene fecondato con spermatozoi del marito sia un ovocita della madre che quello di una donatrice quindi, con un micromanipolatore particolare, si procede alla delicata manovra di prendere il pro-nucleo dell’ovocita della madre e di metterlo in quello della donatrice che ha un citoplasma con DNA mitocondriale sano ottenendo così un embrione con tutti i cromosomi nucleari dei due genitori ma con un differente citoplasma e relativo DNA dei mitocondri sano.
E’ questa sicuramente una tecnica di riproduzione assistita complessa capace però di risolvere potenzialmente problematiche genetiche rare e complesse ma destinata comunque a sollevare tematiche, soprattutto di natura etico-morale, complesse, di non facile soluzione.
A tutt’oggi questa tecnica di ”trasferimento pro-nucleare” è stata approvata negli Stati Uniti d’America dall’Accademia delle Scienze lo scorso febbraio e nel 2015 analogo provvedimento è stato preso in Gran Bretagna.
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