Infezioni da Papilloma Virus crollate dopo l'introduzione delle vaccinazioni

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Il dato è riportato da un’indagine, condotta sui dati raccolti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) e pubblicati ora su Pediatrics online da un gruppo di ricercatori statunitensi guidati da Lauri Markowitz.

Lo studio confermerebbe l’importanza di procedere ad una campagna di vaccinazioni precoci contro HPV sia nei giovani maschi che nelle giovani donne.

 

              

 

Si è infatti osservato che le infezioni da Papilloma Virus dal 2006, quando è stato introdotto negli Stati Uniti d'America il programma di vaccinazione, sono crollate del 64% nelle donne, di età compresa fra 14 e 19 anni, e del 34% nei maschi con un’età compresa fra 20 e 24 anni.

Già precedenti rilievi epidemiologici aveva dato questa indicazione ed ora negli Stati Uniti d’America la vaccinazione è raccomandata per entrambi i sessi già all’età di 11-12 anni, per i ragazzi sino ai 21 anni d'età mentre per le ragazze sino ai 26 anni, nel caso non fossero naturalmente mai stati precedentemente sottoposti a vaccinazione.

Queste informazioni danno ulteriori evidenze a quelle già precedentemente riportate dai Centers for Disease Control and Prevention che sottolineavano l’importanza e l’estrema utilità di mantenere una  strategia vaccinale, come quella appunto adottata dagli Stati Uniti d’America, nella fascia di età adolescenziale compresa fra i 14 ed i 19 anni.

 

         

                                              Preparazione del vaccino

 

Questi dati contribuiscono a dare un ulteriore appoggio significativo di evidenze sull’impatto positivo della vaccinazione anti-HPV e ci forniscono altre importanti conferme sulla necessità di attuare una adeguata copertura vaccinale anche se in questi anni le strategie specifiche di intervento adottate sono mutate.

Attualmente sono disponibili tre tipi di vaccino: quello più recentemente approvato è un vaccino enavalente cioè che copre nove sottoclassi di virus (6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58) ma anche il bivalente (16; 18) ed il tetravalente (6,11,16,18) si sono dimostrati estremamente efficaci nel prevenire, soprattutto nelle fasce giovanili, le temute infezioni da Papilloma Virus (HPV).

 

Fonte:

http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2016/02/19/peds.2015-1968

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/5634-nuovo-vaccino-presto-disponibile-contro-l-hpv.html

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6145-vaccinazione-anti-hpv-anche-ai-ragazzi.html

 

Data pubblicazione: 18 aprile 2016

5 commenti

#1
Foto profilo Utente 677XXX
Utente 677XXX

Salve... sapreste dirmi se dopo una conizzazione fatta ad ottobre 2012 e vari pap test negativi fino luglio 2015 ci si può considerare fuori pericolo di recidive o non è detto? Grazie

#2
Foto profilo Utente 677XXX
Utente 677XXX

Ps chiedo scusa ho trovato qui queste info.... sono valide anche per me ?? Gr zie mille
La grande maggioranza delle infezioni scompare spontaneamente, circa il 50% nel corso di un anno e circa l’80% in due anni.

Quando l’infezione scompare, non essendovi piu’ alcuna lesione sui tessuti, di conseguenza si elimina ogni rischio.

#3
Foto profilo Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Certo, ma questo non vuol dire che lei deve allentare l'attività di prevenzione!

#4
Foto profilo Utente 677XXX
Utente 677XXX

Salve Dottore grazie!!! Certamente.... anzi, faccio gli esami ogni anno anche in privato perché il normale iter prevede annuale solo i primi 3 anni.... grazie ancora buona giornata!!!

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