Dolore pelvico cronico, come eliminarlo? Il palmitoiletanolamide può aiutare?
Purtroppo sempre più spesso ci confrontiamo con pazienti che ci riferiscono dolori pelvici, penieni, uretrali, perineali, testicolari.
Esclusa la prostatite batterica dopo gli opportuni accertamenti, spermio coltura, tampone uretrale, test di stamey (personalmente non spesso) ci si orienta sulla diagnosi del dolore pelvico cronico.
La Classificazione delle prostatiti secondo il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Didease (NIDDK) of the National Institutes of Health (NIH) infatti prevede 4 gruppi:
1) Prostatiti batteriche acute
2) Prostatiti batteriche croniche
3) Sindrome del dolore pelvico cronico:
- Infiammatorio
- Non infiammatorio
4) Prostatiti infiammatorie asintomatiche
Sempre secondo il NIDDK - NIH la prevalenza di quelle batteriche acute e croniche è del 10% mentre nel restante 90% dei casi si tratta di Sindrome del dolore pelvico cronico.
La sindrome del Dolore pelvico cronico acquisisce pertanto un peso specifico notevole nella diagnostica ambulatoriale urologica e ginecologica.
Esso comprende:
1) Bladder pain syndrome
2) Urethral pain syndrome
3) Prostate pain syndrome
4) Scrotal pain syndrome
5) Penile pain syndrome
Le sedi, la durata delle manifestazioni, i sintomi e il coinvolgimento psicologico variano a seconda del distretto.
La sensibilizzazione a carico degli organi pelvici risulta essere causata da una situazione di disagio neuropatico di origine centrale mediato dall'azione di mastociti presenti a livello dei tessuti degli organi bersaglio.
La terapia delle prostatite batteriche differisce a seconda che siano acute o croniche mentre per ciò che riguarda il trattamento del prostate pain syndrome l'approccio terapeutico è completamente diverso.
Il Pamiltoietanolamide si trova naturalmente nell’olio di soia e nel tuorlo d’uovo. E’ un ‘amide ad effetto ALIA, ossia Autocoid Local Inflammation Antagonism. Ci sono situazioni, come quella descritta poc’anzi, in cui il mastocita rispondono alla noxa patogena in maniera esagerata liberando macromolecole ad elevata capacità pro infiammatoria, dolorifica e pruritogena, sono le cosidette citochine, la bradichinina, l’istamina. Il Pamiletanolamide è in grado di antagonizzare localmente tali fenomeni, modulando la reazione del mastocita.
Oggigiorno esistono in commercio integratori che contengono tale molecola.
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- Costa B. et al. The endogenous fatty acid amide, palmitoylethanolamide, has anti-aflodynic and arati-hyperalgesic effects in a murane model of neuropathic paia: involvement of CE11, TRPV1 and PPARy receptors and neurotrophic factors. PAIN 2008; 139: 541-550.
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