Quali sono le strategie per contrastare un'eiaculazione precoce
Soffri di eiaculazione precoce? Queste sono le terapie andrologiche, non invasive, oggi a nostra disposizione e più utilizzate per migliorare il controllo in presenza di questo problema sessuale maschile.
Tecnica dello “stop and start”
In prima battuta provare, da soli, in ambiente tranquillo e rilassato, tramite manipolazione dei propri genitali, ad arrivare vicini all’orgasmo e fermarsi. Ripetere due o tre volte questa stimolazione cercando di capire il punto di non ritorno ed imparare a controllarlo. Diventati sicuri della tecnica appresa si può provare a fare lo stesso gioco sessuale coinvolgendo anche il/la propria partner.
Esercizi di Kegel
Questo è un metodo che è stato inizialmente proposto dall’urologo Kegel per rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico. In particolare gli esercizi di Kegel sono nati per lavorare sul muscolo pubococcigeo al fine di contrastare un problema d’incontinenza urinaria.
Il metodo è stato poi riproposto per imparare a meglio controllare le contrazioni involontarie, sempre della muscolatura della regione pelvica, coinvolta nell’evento eiaculatorio.
In estrema sintesi si praticano esercizi fisici che lavorano sulla contrazione muscolare: aiutano a contrarre e rilasciare il muscolo pubococcigeo da 10 a 15 volte, questo deve essere fatto anche alla fine di ogni minzione.
Guarda il video: 3 domande sull'eiaculazione precoce
Metodo della compressione del pene
Si tratta di una semplice manovra che prevede, quando si è vicini a raggiungere l’orgasmo, la compressione della base e della punta del pene rallentando così l’arrivo di sangue all’asta.
In questo modo si determina anche una riduzione della stimolazione del pene: prima si fa da soli e poi lo si propone, come gioco, anche al o alla partner partner.
Metodo della respirazione profonda
Questa strategia costituisce quasi una forma particolare di meditazione.
In ambiente tranquillo si cerca di praticare una inspirazione profonda e completa per cinque secondi. Dopodiché si trattiene il respiro per tre secondi per poi buttare fuori l’aria lentamente, sempre in circa cinque secondi; ripetere questa “manovra” per qualche minuto.
Anche questo metodo, presentato come gioco durante il rapporto sessuale, può essere praticato insieme al proprio partner. Inoltre, aiuta a ridurre le tensioni reciproche e a costruire una più intima relazione reciproca per migliorare il piacere sessuale.
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Tecniche tantriche
Queste procedure sono più complesse e puntano sulla “meditazione generale” rispetto alle energie coinvolte nella nostra attività sessuale.
Con queste procedure non bisogna concentrarsi sul piacere fisico e sessuale che si sta provando. Quando si arriva al punto cruciale bisogna fermarsi ed interrompere qualsiasi stimolazione, contrarre il muscolo pubococcigeo e tenere il mento sul petto per impedire che le energie coinvolte raggiungano livelli più alti.
Queste manovre dovranno essere ripetute finché non si raggiunge un buon controllo.
Utilizzo di creme, spray, preservativi con anestetici
Questo soluzioni sotto forma di spray o pomate anestetiche possono, in alcuni casi, migliorare i tempi e fermare un’eiaculazione incombente.
Generalmente il farmaco utilizzato è la benzocaina, un anestetico locale non pesante ed utilizzato anche per praticare alcuni interventi chirurgici non complessi in anestesia locale.
Può determinare un leggero “torpore”, blocca così parzialmente i recettori somato sensitivi, implicati nello scatenare il riflesso eiaculatorio, ma non toglie il piacere provato al momento dell'orgasmo. che ha invece un’importante componente viscero-viscerale e psicologica.
Terapie farmacologiche
Oggi esistono numerosi farmaci a disposizione dell’andrologo, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
L'ultima nata e l’unica che ha comunque questa indicazione precisa è la Dapoxetina, sono farmaci ad azione centrale che inibiscono la risposta acuta all’eiaculazione. Meno frequente è invece l’uso di alfa-litici che hanno invece un’azione periferica sulla muscolatura che si contrare al momento dell’orgasmo.
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