Il testosterone aumenta il numero dei mancini

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

E’ un’ipotesi scientifica non nuova ma ora ripresa da alcuni studiosi dell’Università di Vienna che hanno valutato 13000 persone, di origine austrica e tedesca, confermando con una loro ricerca, pubblicata in questi giorni sulla rivista Cortex, che i mancini sono presenti nel 7,5% delle donne e nell’8,8 dei maschi.

Questi dati confermano un’informazione anch’essa già nota e che vede costante, in questi ultimi secoli, un rapporto di uno a nove a favore di chi usa prevalentemente la destra; ma, da tutte le correlazioni fatte nella ricerca, emerge un dato nuovo ed interessante: i bimbi che nascono ed usano prevalentemente la sinistra, cioè i mancini, non sono distribuiti in modo equo e costante durante l’intero arco dell’anno ma aumentano in modo sensibile durante i mesi invernali, in particolare novembre, dicembre e gennaio, arrivando alla percentuale di circa il 10,5%; questa è una differenza significativa rispetto all’8,2% che caratterizza i restanti mesi dell’anno.

 

Perché si ha questo picco di mancini durante l’inverno?

I nostri ricercatori, nel tentativo di spiegare questo fatto, hanno recuperato un’ipotesi scientifica, formulata già negli anni 80, da due neurologi americani Norman Geshwind e Albert Galaburda.

Secondo questi ricercatori il testosterone è la causa di tutto ciò; quest’ormone, infatti, sembrerebbe coinvolto nel ritardo della maturazione dell’emisfero cerebrale sinistro che è l'emisfero dominante per i destrorsi (cioè le persone che usano prevalentemente la mano destra) facendo così prevalere lo sviluppo dell’emisfero destro, dominante invece nei mancini.

 

Secondo i due studiosi americani è soprattutto il testosterone intrauterino, più presente nei feti dei bimbi maschi, perché in parte questi se lo producono da soli oltre a quello che viene naturalmente passato dalla madre, che determina il più alto numero di mancini; sappiamo ancora che questa produzione sarebbe influenzata anche dalla luce solare e questo sarebbe un ulteriore fattore di aumentata presenza di testosterone nell'utero materno e quindi di sviluppo dell’emisfero cerebrale destro a scapito di quello controlaterale.

Ora i bimbi, nati durante i rigori invernali, sono stati concepiti nove mesi primi e sono quelli che passano più tempo nell’utero della mamma durante i mesi estivi, cioè quelli che, almeno alle nostre latitudini, sono i più assolati; questo fa sì che i maschietti abbiano più testosterone intrauterino e il tutto si tradurrebbe in un ritardo dello sviluppo dell’emisfero sinistro, quindi più emisfero destro e più bimbi mancini.

Ipotesi scientifica tutta ancora da confermare ma molto suggestiva.

 
 

Fonte: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0010945214001269

 

Data pubblicazione: 16 luglio 2014

13 commenti

#2
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Dr.ssa Valentina Sciubba

Molto interessante, non mi ricordo dove ma una volta lessi che secondo una teoria si diventa mancini dopo la nascita se il bambino trova un ambiente percepito come piuttosto sfavorevole. Ha mai sentito parlare di questa teoria? I mesi invernali sono sicuramente più "a rischio" per la salute del neonato presumo...è così?
In tal modo le due teorie potrebbero essere compatibili..

#3
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Dr. Giovanni Beretta

Cara Valentina,
sulla teoria da te enunciata non ho referenze, ma le cerco e, se ci sono ,le trovo.
Alla tua seconda osservazione ti faccio notare comunque che essere mancini non è un handicap e non costituisce un "rischio" per la salute del neonato; ecco alcuni mancini noti: Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone Bonaparte e Albert Einstein.

#7
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Dr.ssa Valentina Sciubba

Non mi sono spiegata bene forse, intendevo dire che poichè presumo che il clima freddo sia più ostile alla vita del neonato, quest'ultimo quando nasce nei mesi invernali si trova a fronteggiare un ambiente più difficile, più sfavorevole rispetto a chi nasce in estate.
Parliamo ovviamente di ambiente fisico, ma ambiente fisico e psicosociale potrebbero potenziarsi o influenzarsi a vicenda nell'indurre il mancinismo. Qual è inoltre il peso della genetica?

#8
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Dr. Giovanni Beretta

Cara Valentina,
nel nostro mondo "ricco" e alle nostre latitudini, difficile pensare che il clima invernale oggi sia capace di determinare "un ambiente più difficile e più sfavorevole" ...

#9
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Ex utente

Probabilmente la psicologa Sciubba tentava, forse inconsciamente, di associare la notizia del testosterone a qualcosa di negativo. Oramai lo fanno neanche rendersene davvero conto.

#10
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Dr.ssa Valentina Sciubba

Comincio a dubitare di sapermi esprimere efficacemente; non ho nulla contro il testosterone, ho solo citato una teoria senza ricordare dove l'ho letta.
L'articolo dice che la luce solare aumenta la produzione di questo ormone per cui i nati da novembre a gennaio hanno beneficiato di una "gravidanza assolata". Tale tesi depone per un "mancinismo alla nascita". Bene, è da notare però che gli stessi nati passano i loro primi mesi di vita con minor luce solare rispetto a tutti gli altri bimbi nati in periodi diversi, non potrebbe essere questo un problema? ad es. per l'assorbimento del calcio? quali sono i livelli di testosterone nei bimbi nati tra novembre e gennaio dopo la nascita?

#11
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Dr. Giovanni Beretta

Cara Valentina,
queste osservazioni, che tu fai, potrebbero essere lo spunto per altra ricerca; qui si parla invece di testosterone intrauterino ed è questo il fattore che sembrerebbe essere determinante per il diverso sviluppo dei due emisferi cerebrali e quindi la nascita di un maggior numero di mancini.

#12
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Dr.ssa Valentina Sciubba

Quello che dici è giustissimo Giovanni.
Non voglio ovviamente contestare lo studio, ma certamente nascono mancini anche in altri mesi più assolati (o con gravidanze meno assolate)
Nel campo delle ipotesi, benchè ovviamente siano tali, me ne viene un'altra. Sai che l'emisfero destro è maggiormente coinvolto nella gestione delle emozioni; un sovraccarico emotivo potrebbe forse essere un cofattore per uno sviluppo preponderante di questo emisfero che trascinerebbe con sè il mancinismo e non è detto che questo sovraccarico emotivo non inizi già "in utero".
D'altra parte ogni studio deve pur partire da un'ipotesi che comunque, come ti dissi non è completamente farina del mio sacco... spero di non averti annoiato...

#13
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Dr. Giovanni Beretta

Cara Valentina,
non mi hai annoiato per nulla ...anzi continui a lanciare stimoli e prospettive di studio molto interessanti.

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