Eiaculazione precoce: il sottile limite tra scocciatura e malattia

Ne è passato di tempo da quando Adamo ed Eva mangiarono la mela.

A dire il vero che si trattasse proprio di una mela, nella Bibbia, non ce n’è traccia ma ciò, alla fine, è ininfluente.

Il Signore disse allora ai due che si erano appena coperti i genitali con foglie di fico e l’anima col peccato originale: «Donna, tu partorirai con dolore, verso tuo marito sarà il tuo istinto ma egli ti dominerà»

All’uomo fece notare che da quel momento in poi, se voleva mangiare, avrebbe dovuto lavorare.

Questa condizione, basica e piuttosto maschilista, si è mantenuta per una infinità di tempo. Ad un certo punto, tuttavia, l’evoluzione ha voluto che gli umani modificassero, attraverso lo strumento della conoscenza, l’ordine biologico primordiale.

Inventarono prima la Medicina e poi, relativamente di recente, posero le basi per un piano di parità tra uomo e donna. Su quest’ultimo aspetto c’è da dire che i lavori sono ancora in corso con grandi successi e peregrine sconfitte. Ora però si può partorire senza dolore e non è scontato che sia l’uomo a dominare nella coppia.

 

Tra le tante cose che la mela - pardon la conoscenza - ha portato, una è abbastanza importante: la contraccezione. Tale arbitraria azione, modificatrice dell’ordine primordiale che aveva voluto l’atto sessuale finalizzato alla sola procreazione, ha sostanzialmente determinato la possibilità che l’atto potesse divenire faccenda divertente e fine a se stessa.

 

Il modello di riferimento dell’atto sessuale, quasi coscienza collettiva, si è quindi dotato di un connotato qualitativo prima solo opzionale, l’orgasmo femminile, da ottenersi durante il coito.

Poiché la fisiologia maschile prevede un periodo refrattario dopo l’orgasmo in cui si perde l’erezione, l’orgasmo femminile per necessità deve essere raggiunto prima di quello maschile.

Lasciamo perdere, per ora, le variabili generali della sessualità e manteniamoci nel campo di un rapporto penetrativo: in tale ambito il modello ideale e comunemente accettato è definito dal piacere maschile che passa attraverso quello femminile come parte integrante e irrinunciabile. Fattibile, anche se non costantemente.

Il Creatore aveva, in origine, calcolato che il maschio si divertisse a prescindere dalle gravidanze ma non aveva previsto che i tempi tra penetrazione ed eiaculazione fossero definiti uguali per tutti o, meglio ancora, controllabili a piacimento.

Rimanendo sempre nell’ambito penetrativo, un’altra cosa che il Creatore aveva lasciato al caso sono i tempi di ottenimento dell’orgasmo femminile che sono una variabile che va da zero a infinito.

Il risultato di cotanta umana capacità definitiva del giusto e del perfetto ha creato una piccola parte di coppie strasoddisfatte della loro sessualità e un corposo altro resto di coppie che considerano la loro insoddisfacente perché disarmonica rispetto ai modelli socio sessuali precostituiti.

 

L’insoddisfazione sessuale è però anticamera della sofferenza e corridoio per la depressione reattiva anche in soggetti peraltro sani sia di mente che di corpo.

L’orgasmo femminile assente o ritardato e l’eiaculazione prematura non sono malattie, sono solo i lati della Gaussiana*; al massimo dovrebbero essere definite una grossa rottura di balle, non portando a morte o all’invalidità. *(http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale)

A proposito di Eiaculazione non si dice più precoce ma si parla di latenza, il famigerato IELT (Intravaginal Ejaculatory Latency Time ) che gli studiosi, bontà loro, hanno deciso essere tra uno e tre minuti  discriminando normali e prematuri. Viene il dubbio che sia stato per la mancanza delle quote rosa nel comitato che si è arrivati a questa definizione dato che per una donna le ipotesi sono solo due: o decide che non gliene importa niente della latenza o definisce come latenza minima indispensabile  almeno una ventina di minuti.

 

Mai, peraltro, che un gruppo di studio abbia definito il tempo di latenza per l’orgasmo femminile come patologico, eppure di donne che ci mettono un secolo (se mai ci riescono!) ce ne sono, anche in presenza di maschio chimerico, superdotato e dai tempi infiniti come i porno impongono a modello di riferimento. Sarebbe ora di formare un comitato per rendere pan per focaccia.

 

Torniamo sulla Terra.

Una prima considerazione a livello della sessualità. Appiccicare l’etichetta di malattia a tempi di latenza eiaculatoria insoddisfacenti fa ricordare quando l’omosessualità era classificata tra le malattie psichiatriche. Ce ne è voluto di tempo ma alla fine se ne sono accorti che era una scemenza.

Seconda considerazione. Oltre che istituire il pronto soccorso per le disfunzioni sessuali non sarebbe il caso di cominciare a fare della sana educazione sessuale nelle scuole? Forse si eviterebbe che buona parte dei fruitori del porno si senta mostruosamente inadeguata. Chiudere la stalla a buoi scappati non è mai stata strategia vincente.

Nell’insieme appare lodevole trovare una soluzione alle grandi e piccole scocciature della vita ma da lì a definire malattie le variabili laterali della fisiologia appare più un’operazione di marketing che altro.

 

 

 

Data pubblicazione: 13 luglio 2014 Ultimo aggiornamento: 31 luglio 2014

23 commenti

#2
Foto profilo Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Giulio,
considerazioni andrologiche tutte condivisibili.

#5
Foto profilo Utente 171XXX
Utente 171XXX

ecco la scusa che usiamo di solito io e i miei amici quando arriviamo troppo presto: avendo letto che l'eiaculazione precoce per i nostri progenitori era funzionale alla riproduzione (in quanto, visti i numerosi pericoli che li circondavano, non avevano molto tempo per consumare), abbiamo pensato di dire alla nostra partner: " scusa, ma mi è sembrato di vedere arrivare in camera una tigre dai denti a sciabola".
Dite che può funzionare?
A parte tutto, mi sembra di capire che certe "disfunzioni" sono in parte create dalla nostra cultura, che sta andando contro quelle che sono le caratteristiche che il Creatore ha assegnato all'uomo e alla donna? In effetti, un mio vecchio medico esagerando sicuramente, affermava che alla donna non è poi così indispensabile l'orgasmo...

#7
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Dr. Salvo Catania

Un comitato...per rendere pan per focaccia...è una idea geniale (^___^).

#8
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Dr. Giulio Biagiotti

#5: Caro utente, il timore è che una signora full-optional dica che a lei era sembrato di vedere passare l'Unicorno...:)). Un geometra classe 1896, interpellato sull'argomento, sentenziò: "il legno di punta e la donna di piano reggono qualsiasi carico". Maschilista di sicuro ma per secoli è stato così.
#6: grazie Andrea
#7: Salvo. le dita mi prudono sulla tastiera...:))

#10

All'utente 171ecc.
Segnalo che l'orgasmo femminile è stato interpretato da alcune teorie come il "giusto premio fisiologico" per la disponibilità alla penetrazione. Non a caso esiste anche nel mondo animale (dimenticavo, anche noi facciamo parte di quello...).
No premio, no sex; il mondo senza orgasmo della femmina sarebbe già finito da un bel pezzo.
Mi risulta che anche nella fecondazione artificiale delle giovenche...

#13
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Utente 171XXX

sono d'accordo dott.ssa, ma allora perchè il dr. Biagiotti afferma che rientra nella fisiologia una così marcata differenza tra uomo e donna nei tempi di raggiugimento?

#14

Alla sua domanda risponderà il collega, vedrà.
Io come sessuologa clinica posso solo aggiungere che i punti deboli del "sistema sessuale" maschile e femminile non sono i medesimi; in linea di massima per la donna il desiderio, per l'uomo l'orgasmo.
Riguardo a quest'ultimo, dagli studi recenti si conferma che un buon 20% delle donne è anorgasmico; ed anche quello che si evidenzaia nei nostri ambulatori.
D'altra parte uomo e donna hanno tante di quelle differenze...che sulla carta sembrerebbero perfino incompatibili tra loro!

#15
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Utente 171XXX

addirittura un 20% di donne che non possono arrivare all'orgasmo, neanche con stimolazioni lunghissime o in modi vari? avrei mai detto..

#16
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Dr. Giulio Biagiotti

molte, di quel 20%, l'orgasmo lo simulano.
confermo e sono d'accordo con la dssa Brunialti sul fatto che per la donna è più un problema di desiderio.
rimane il fatto che sia tra gli uomini che tra le donne esistono subpopolazioni che hanno tempi lunghi o corti. il troppo è relativo alla casualità con cui si formano le coppie.
una donna lunga con un uomo veloce si riproduce ma non si diverte.Questa situazione è una scocciatura micidiale ma non sono certamente malati. Tra l'altro mentre far allungare i tempi ad un uomo è relativamente facile, nella donna è piuttosto complicato se non impossibile.

#17
Foto profilo Utente 171XXX
Utente 171XXX

mi sono inserito in questa discussione perchè temo che mia moglie faccia parte del famoso 20 %, nonostante io non sia proprio brevissimo (magari non bravissimo, ma brevissimo no). In generale, è un po' freddina sul lato sessuale, a lei basterebbe sempre la medesima posizione ecc. Se insisto, si altera un po'. Tutto sommato non è che sia un problema così pesante, almeno per me, e ad un certo punto, se lei non esprime un disagio, non è che posso star li ad insistere più di tanto. Che ne pensate?

#21
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Il tema della risposta orgasmica femminile è veramente complesso.

Il suo buon vecchio medico aveva ragione: l' orgasmo per la donna non è indispensabile!

Non è indispensabile per la riproduzione, quindi storicamente è stato tralasciato sia dalle donne, che dalla clinica, ma è determinante per il benessere psico/fisico della donna e per la longevità della coppia.
Gli studi sull' orgasmo femminile e soprattutto sulla sua assenza sono recenti e partono spesso dal funzionamento sessuale del maschio.

Per quanto riguarda Sua moglie, sarebbe utile un approfondimento diagnostico:
la problematica è organica (rara,ma possibile), psichica, di coppia, riguarda la fase del desiderio, la fase dell' eccitazione, la risposta orgasmica, l' immaginario erotico, l' empatia sessuale.....ci sono tantissime aree da investigare quando si parla di anorgasmia.

Non sempre l' orgasmo femminile è "tempistica dell' uomo correlato".

Le allego una lettura ed un canale sul complesso tema dell' anorgasmia femminile.

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4705-fingere-l-orgasmo-il-partner-puo-capirlo-vediamo-come.html

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html

#22

Gentile utente 171418,
a quanto Le dicevo in 10. e 14. aggiungo quanto segue. Può darsi che Sua moglie faccia parte di quel 20%..., ma "si altera un po" se Lei approfondisce l'argomento. Questo riguarda la comunicazione nella coppia e le "chiacchiere sul cuscino" - come chiamano gli americani le confidenze del "dopo" e che trova in

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4857-orgasmo-nemico-dei-segreti.html

Va dunque approfondito il mondo affettivo-emotivo della singola persona e quello della comunicazione affettiva - oltre che sessuale - nella coppia.
Non riduca l'ipotetico disagio della moglie al puro funzionamento sessuale di lei e Suo.

Nel frattempo è uscita una ricerca sulla finzione maschile dell'orgasmo...

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4886-il-30-dei-maschi-finge-l-orgasmo-come-perche.html



#23
Foto profilo Utente 171XXX
Utente 171XXX

grazie dottoresse, gentili e sensibili come sempre!

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