Farmaci per l'erezione: sempre meglio!
Al Congresso dell'European Association of Urology, che si sta celebrando in questi giorni a Stoccolma, è stato presentato ufficialmente il nuovo principio attivo contro i disturbi dell’erezione, chiamato Avanafil-Spedra e commercializzato in tutta Europa da una importante casa farmaceutica italiana.
Il nuovo prodotto, disponibile anche in Italia da circa un mese, pur appartenendo sempre alla famiglia degli inibitori delle fosfodiesterasi di tipo V, come tutti i farmaci ora in commercio e che possono essere somministrati per bocca (Sildenafil-Viagra, Tadalafil-Cialis, Vardenafil-Levitra), sembra presentare invece alcune caratteristiche farmacocinetiche molto peculiari: ad esempio agire in modo più rapido (entro 15-30 minuti) ed avere una durata d’azione equilibrata, né troppo breve né troppo lunga (circa 7-8 ore).
Secondo uno studio internazionale, recentemente pubblicato su International Journal of Clinical Practice e condotto su 686 pazienti, ben otto uomini su dieci rispondono in maniera molto soddisfacente all’Avanafil, che sembra essere efficace anche nei disturbi dell’erezione di grado più severo.
Gli uomini con questo problema sessuale, che ricercano una risposta più rapida o non sono in grado di “pianificare” un incontro, possono sicuramente trovare in questo farmaco, se il loro andrologo di fiducia lo indicherà, una risposta sicura ed adeguata.
Questo nuovo farmaco sembra essere un passo avanti per arrivare a personalizzare ancora di più una strategia terapeutica mirata e capace a risolvere queste non rare disfunzioni sessuali maschili.
Altra caratteristica positiva del prodotto sembra essere la sua maggiore selettività recettoriale e la sua maggiore tollerabilità che si traduce alla fine in minori effetti collaterali, quali mal di testa, congestioni nasali, dolori muscolari, vampate di calore al viso, e minori interazioni negative con altri medicinali, cibi e bevande alcoliche (birra e vino).
Infine il farmaco non deve essere “ridosato” in caso di pazienti anziani oppure in presenza di un diabete o di una insufficienza renale lieve.
Altra nota positiva, questa volta commerciale non medica, è il costo che, se confrontato con gli altri farmaci già in commercio, sembra essere decisamente più basso.
Detto questo, ora l’ultima verifica clinica decisiva sarà la reale efficacia e sicurezza del prodotto provata sul campo e su grandi numeri.
Fonte:
http://www.readcube.com/articles/10.1111/ijcp.12065?locale=en
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